L’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita.
Qualità della vita, per Verona è ottavo posto tra le città italiane: perde 4 posizioni, ma è la meglio piazzata del Veneto. A certificarlo è l’indagine condotta dal Sole 24 Ore, giunta alla sua 32esima edizione. Sul primo gradino del podio si piazza Trieste, seguita da Milano e Trento. L’indagine si propone come sempre di mettere a fuoco un’istantanea del Paese attraverso 90 indicatori statistici su base provinciale, divisi in sei ambiti: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia società e salute, ambiente e servizi, cultura e tempo libero.
In base a questi dati è risultato che tra le prime dieci province sette sono del Nord-Est: a parte le prime tre, poi troviamo Bolzano (quinto posto), Pordenone (settima), Verona (come detto ottavo posto e unica città del Veneto) e Udine (nona) che confermano la loro vivibilità e Treviso (decima). In top ten anche Aosta al quarto posto e Bologna al sesto.
Per quanto riguarda la qualità della vita a Verona, la performance migliore la fa registrare nel capitolo “Assorbimento del mercato residenziale, ovvero % mq compravenduti su mq offerti sul mercato, nel comune capoluogo”, dove è al terzo posto assoluto. Quella peggiore invece, che le vale il 96esimo posto, nel capitolo “Canoni medi di locazione per appartamenti di 100 mq in zona semicentrale nei capoluoghi – In euro al mese”.
In generale, Verona va bene per quel che riguarda “ricchezza e consumi”, dove è nella top ten nazionale in quattro indicatori: spesa delle famiglie; prezzo medio di vendita delle case; canoni medi di locazione; tasso di ingresso in sofferenza sui prestiti bancari alle famiglie.
Decisamente meno bene dove risulta invece la questione ambiente e servizi: male la qualità dell’aria, troppa alta la percentuale di affollamento degli istituti di pena, poche le farmacie rispetto al numero degli abitanti e male anche la raccolta differenziata nel capoluogo. Inoltre Verona è 80esima per rapine e 83esima negli esposti per l’inquinamento acustico. Cultura e tempo libero: qui la provincia scaligera è 25esima, anche se brillano in negativo il 94esimo posto nell’indicatore delle librerie presenti sul territorio.
In linea generale, il miglior risultato Verona lo ottiene sul fronte Giustizia e sicurezza, piazzandosi all’11° posto della classifica ma soprattutto recuperando ben 29 posizioni dallo scorso anno. Tra le grandi città, ovvero con più di 250 mila abitanti, Verona è quella più in alto nella classifica; per trovare città di pari dimensioni bisogna scendere ben oltre la metà delle posizioni, a dimostrazione della massiccia attività svolta su questo fronte con riscontri immediati e visibili. Bene anche la voce ‘Demografia e società’, dove Verona passa dalla 35° posizione alla 17°, confermando buone performance sulle aspettative di vita alla nascita e sull’elevato livello di scolarizzazione dei cittadini. Confermato l’11° posto nell’area Ricchezza e Consumi, che rileva il benessere diffuso delle famiglie, segno positivo alla voce Affari e lavoro (buon tasso di occupazione, consumi pro capite, registrazione di nuove imprese) che per la prima volta misura la qualità della vita delle donne.
Penalizza il risultato finale l’introduzione degli indici relativi al Clima, che fotografano il benessere climatico delle città capoluogo di provincia e mettono a confronto dati che dipendono esclusivamente dalla posizione geografica della città presa a riferimento. La provincia di Verona paga quindi l’elevato numero di giornate di nebbia (90esimo posto), quelle fredde (77esimo posto) così come i giorni in cui la colonnina di mercurio è salita oltre la media nazionale (94esima posizione).
Il commento del sindaco Sboarina.
Soddisfatto il sindaco Federico Sboarina: “Mai come in questi ultimi anni, nonostante cambino i parametri, Verona si conferma stabilmente nella top ten per qualità della vita – ha detto il sindaco –. Non era mai successo che rimanesse per più anni consecutivi ai vertici, come accade dal 2019. Questo è sicuramente motivo di grande soddisfazione, come lo è il risultato raggiunto alla voce sicurezza, con ben 29 posizioni scalate. Tanto più che tra le grandi città, la nostra è l’unica a posizionarsi tra le prime venti, mentre le altre si trovano tutte ben oltre la metà. Significa che il lavoro quotidiano che viene fatto con le Forze dell’ordine, il Comitato per la sicurezza pubblica e la lotta alla microcriminalità e allo spaccio sta dando risultati concreti. Non ci sono riscontri immediati, invece, nel settore ambiente, dove gli effetti delle politiche si vedono più lentamente”.