Borgo Trento, aggressione al Pronto soccorso: agenti in divisa dalle 8 alle 20.
Rafforzate le misure della sicurezza dopo l’aggressione al Pronto soccorso di Borgo Trento: ci saranno agenti in divisa dalle 8 alle 20. Una decisione presa per scoraggiare eventuali comportamenti aggressivi.
Nel frattempo, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Bravi e il questore di Verona Rosaria Amato, collaboreranno con il prefetto Demetrio Martino per migliorare ulteriormente il protocollo di sicurezza già in vigore. L’obiettivo è rendere più efficaci le azioni di tutela per il personale sanitario.
Si tratta di tre novità immediate che si aggiungono alle misure esistenti: videosorveglianza, formazione del personale, ‘istruttori’ interni per prevenire e gestire gli eventi, vigilanza privata notturna, supporto psicologico e normativo per i dipendenti.
- Follia al Pronto soccorso di Borgo Trento, rimane in carcere l’aggressore
- Aggressione a Borgo Trento, il sindacato infermieri: “Ora il posto di polizia h24”
- Notte di paura e follia al Pronto soccorso di Borgo Trento, feriti un medico e tre infermieri
“La Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, competenti nel pronto intervento, sono alleati fondamentali per i sanitari dei nostri Pronto Soccorso – ha dichiarato il direttore di Aoui Marco Callisto Bravi-. Naturalmente, è attivo anche il nostro dialogo con la Regione e su indicazione del presidente Zaia stiamo valutando le ipotesi di utilizzo di tecnologie avanzate”.
Quindi l’ospedale avvierà corsi di autodifesa per il personale, così da fornire strumenti utili a gestire situazioni critiche. Oltre alla presenza degli agenti, sono in fase di studio nuove tecnologie di prevenzione, tra cui sistemi di intelligenza artificiale per monitorare situazioni potenzialmente pericolose.