Verona, in Valdonega il progetto di Controllo del vicinato.
Potrebbe partire dalla Valdonega il progetto di Controllo del vicinato a Verona. Organizzato dal presidente della commissione consiliare Sicurezza Andrea Bacciga, ieri sera, mercoledì 2, il sindaco Federico Sboarina ha incontrato i residenti per un confronto sulle problematiche maggiormente sentite, verificando la possibilità di far partire il ‘servizio’. Presente anche il responsabile dell’associazione ‘Controllo del vicinato’ per Mantova-Brescia-Verona Stefano Volta, che ha spiegato le modalità operative che sono già in funzione in altre città limitrofe.
I cittadini sarebbero chiamati ad osservare cosa succede nel quartiere in cui vivono e a segnalare, in un apposito gruppo whatsapp chiuso, potenziali situazioni di pericolo al coordinatore di zona. Quest’ultimo, una persona appositamente formata dall’Associazione Controllo di Vicinato, sarà l’unico che potrà inviare le segnalazioni ai referenti delle Forze di polizia. L’obiettivo del progetto sarebbe quello di “implementare la sicurezza a costo zero e in tempo reale”, coinvolgendo tutti i cittadini. Sono esclusi i social perchè non sono ritenuti uno strumento sicuro e “a prova di malintenzionati”.
A fine 2019, su richiesta del sindaco di Verona Federico Sboarina, Comune, Prefettura e Forze dell’Ordine avevano siglato il protocollo ‘Quartiere sicuro’, proprio per attivare e regolamentare il controllo di vicinato. La pandemia ha poi bloccato il coinvolgimento dei cittadini e messo in stand-by il progetto, che ora, invece, potrebbe prendere ufficialmente il via. Obiettivi: “aumentare il senso di sicurezza dei cittadini, soprattutto delle persone anziane che vivono sole, e dissuadere comportamenti illegali e di microcriminalità”.
Presenti all’incontro anche i consiglieri comunali Anna Grassi e Paola Bressan, il consigliere di amministrazione di Agsm-Aim Francesca Vanzo, l’ufficiale della Polizia locale Davide Zeli e la presidente della Seconda circoscrizione Elisa dalle Pezze.