A Verona parte “Bevi responsabilmente”, il progetto contro la malamovida

Al via a Verona “Bevi responsabilmente”, l’iniziativa che promuove la consapevolezza su legalità e buone pratiche contro l’abuso di alcol.

A Verona fa tappa “Bevi responsabilmente”, il progetto nato nel 2021 dall’intesa tra Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana pubblici esercizi, e l’Associazione nazionale magistrati, per diffondere la cultura del divertimento sano e responsabile. L’iniziativa mira a favorire un vero e proprio patto tra associazioni, istituzioni e locali per sensibilizzare clienti e gestori dei bar e ristoranti sulle buone pratiche legate al consumo di alcol.

“Con Bevi responsabilmente vogliamo dare una risposta concreta al fenomeno della malamovida”, ha detto il presidente Fipe Confcommercio Verona e Veneto Paolo Artelio. “La vera sfida è quella di pensare regolamentazioni ad hoc in ciascuna città italiana per contrastare l’abusivismo commerciale, la diffusione di alcol a basso costo, il dilagare del degrado urbano. Ma anche, e soprattutto, tutelare la salute dei ragazzi e garantire la sicurezza delle nostre città. Un obiettivo comune che possiamo raggiungere privilegiando politiche volte a ribadire che il consumo delle bevande alcoliche deve avvenire all’interno dei pubblici esercizi, che presidiano il territorio e i cui gestori hanno la professionalità e gli strumenti per prevenire problemi e fenomeni estremi”. 

L’iniziativa.

Bevi responsabilmente promuove “la cultura per un divertimento responsabile e moderato e punta a diffondere una serie di buone pratiche da adottare, come: mangiare quando si beve, perché l’alcol viene metabolizzato meglio. Prediligere locali che servono alcolici di qualità, affidarsi a professionisti del settore. Bere meno e bere meglio. Frequentare locali il cui personale è formato, perché in caso di necessità sapranno come intervenire.

Meglio consumare alcolici all’interno dei locali e dei dehors, tra l’altro aiuterà a mantenere strade e piazze pulite. Nei locali si è più sicuri e si può chiedere l’etilometro. Non favorire l’abusivismo, per stare dalla parte della qualità e del buon vivere”.

Note sull'autore