Presentato il progetto ArtiVer, che vuole rilanciare l’arte contemporanea a Verona con un network tra galleristi, collezionisti e la Gam.
Un modello sostenibile per rilanciare l’arte contemporanea a Verona: è il progetto “ArtiVer”, ideato dal presidente della sesta commissione cultura e turismo Alberto Battaggia in collaborazione con l’assessorato alla cultura, che punta ad aumentare gli spazi espositivi negli edifici storici e costituire un centro di cultura e arti contemporanee nelle aree periferiche della città, con l’obiettivo di attrarre l’interesse della comunità, specialmente tra i giovani, e quello di un pubblico internazionale.
Il progetto prevede tre propulsori di iniziative: un’associazione che riunirà i galleristi contemporaneisti di Verona, una formata un gruppo di collezionisti veronesi, veneti e lombardi, e la Galleria d’arte moderna di Verona.
Attorno ad essi, il progetto prevede di stabilire una rete di rapporti con università, istituzioni culturali, Art Verona e associazioni. Il primo obiettivo è quello garantire un’attività espositiva e culturale continuativa per tutto l’anno.
Il progetto ha l’obiettivo di valorizzare un comparto culturale che farebbe di Verona un punto di riferimento nazionale per l’arte contemporanea, grazie anche alla realizzazione di un grande centro di arte culturale a livello europeo.
Il programma.
Previsti nel futuro tavoli di negoziazione, per individuare in quali edifici si potrebbero ricavare spazi espositivi anche tramite accordi con le varie realtà sul territorio, come ad esempio l’università di Verona, per l’utilizzo del secondo silos a Santa Marta, o con fondazione Cariverona riguardo alla gestione di Palazzo Forti o Palazzo del Capitanio.
Nel medio periodo invece si punta a costituire un centro di cultura e arte contemporanea. In particolare un’area periferica della città come possono essere le Cartiere Fedrigoni o, vicino alla questura, l’ex Galtarossa, dove sono già presenti i poli culturali Studio la Città e 311.
Nelle prossime settimane saranno costituite legalmente le associazioni di collezionisti e galleristi, che saranno poi presentate alla Commissione. Dopo questo primo passo procederà l’iter di discussione, con l’obiettivo di approvare il progetto. Successivamente si potranno iniziare a definire i finanziamenti necessari, costi che potranno essere sostenuti tramite il Pnrr, bandi europei, bandi Cariverona oppure da privati e sponsor.