Verona, ecco il giardino che non ha bisogno di irrigazione.
Un giardino fiorito senza irrigazione e che consuma poca acqua? E’ possibile. A Verona oggi è stato presentato il primo giardino sostenibile che cioè non è dotato di impianto di irrigazione. Si trova a Veronetta ed è stato realizzato nell’aiuola di piazzetta Bernardi, da oggi abbellita con più di 200 tra specie erbacee perenni ed arbusti di vario tipo, scelti proprio in virtù della loro capacità di adattarsi a un clima più caldo e di sostenersi con pochissima acqua.
L’intervento nasce dal principio che un giardino, un’aiuola, uno spazio sostenibile deve considerare di utilizzare meno energia, meno risorse naturali non rinnovabili, più specie resilienti e resistenti alla siccità.
“Il prossimo al Saval”.
Come spiega l’assessore ai Giardini Federico Benini: “E’ il primo giardino in città senza impianto di irrigazione, quindi adatto alla situazione di crisi climatica che stiamo vivendo, con minori piogge e concentrate in determinati periodi dell’anno. Un progetto realizzato dagli Uffici comunali del Verde, Amia e l’associazione nazionale Pubblici giardini, e che vedrà presto il moltiplicarsi dell’iniziativa. Già individuata infatti la prossima area che diventerà giardino urbano sostenibile, si tratta della grande vasca al Saval dove un tempo era in funzione la fontana”.
L’iniziativa è in linea anche con l’attenzione dell’amministrazione alla biodiversità. Le piante utilizzate, che vanno dalla Verbena bonariensis alla Salvia nemorosa e alla Borrago officinalis, sono importanti attrattori di api e farfalle e contribuiscono alla loro riproduzione.
Alla realizzazione del giardino di piazza Bernardi il Comune ha contribuito fornendo il materiale vivaistico, mentre Amia si è occupata della preparazione del terreno e della manutenzione dell’area. L’associazione Pubblici giardini si è fatta invece carico di predisporre il progetto di riqualificazione e di mettere a dimora il materiale vivaistico. Presenti al sopralluogo il vice responsabile Verde di Amia Massimo Caloi, Stefano Oliboni e Luigi Fiorio dell’Ufficio Giardini del Comune e per l’associazione nazionale Pubblici giardini Roberto Carpa e Paola Moscari.