Premiate con una borsa di studio le migliori tesi di laurea sulla città di Verona

Premiati con borse di studio da mille euro i vincitori con le tesi di laurea che meglio raccontano Verona e il territorio della provincia.

Il parco dell’Adige Sud, Bolca, la peste del 1640: questi e tanti altri sono gli argomenti delle tesi di laurea discusse nel 2021 da giovani laureati e premiate con il tradizionale “Premio Città di Verona” con la consegna delle borse di studio messe in concorso dal Comune.

I premi, del valore di mille euro ciascuno, erano riservati agli autori di tesi di carattere letterario, storico, artistico (Architettura e Ingegneria), giuridico, socio-politico-economico, psico-pedagogico o scientifico (scienze naturali, biologiche e mediche), che hanno ottenuto una votazione di laurea non inferiore a 100/110.

Inoltre è stata consegnata una medaglia di merito a due giovani laureati, le cui tesi, pur non avendo ottenuto la borsa di studio, sono state ritenute meritevoli di riconoscimento pubblico. Tutte le tesi premiate saranno conservate nella Biblioteca civica cittadina a disposizione per la consultazione pubblica.

I premiati.

I sei vincitori, con relativi titoli di tesi sono: Pietro Calzoni, “Revisione dei Rhamphosidae dell’Eocene inferiore di Bolca – Verona”; Carlotta Ghinato, “Il marketing esperienziale turistico come reazione alla crisi da Covid 19: nascita del brand Verona Slow Tourism SloWerona”; Raul Martinelli, “Tempi travagliosi et spinosissime congiunture. L’amministrazione della giustizia penale durante la peste del 1630. Note sul Maleficio di Verona”; Laura Mucciolo, “Il terzo Paradiso. Super/paesaggi Super/Architetture per l’abitare del mutuo adattamento”; Chiara Predonzan, “Design e riti contemporanei nello spazio pubblico. To-Mura, un progetto di allestimento rituale”; Giulia Zantedeschi, “Il parco dell’Adige Sud: valorizzazione territoriale, fluviale ed ecologica del fiume Adige per la città di Verona”.

Le medaglie di merito sono andate a Valerio Armani, “Data Design and analysis: un’applicazione al progetto S.T.E.P.S.”; Andrea Chesini, “All’esordio del nuovo secolo: L’esposizione veronese del 1900”.

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