Lavori a Ponte Nuovo, esplode la polemica.
Allestimento concluso, tutto pronto per i lavori a ponte Nuovo: ma in città scoppia la polemica. I lavori riguardano il ripristino statico e adeguamento sismico dell’infrastruttura che collega il centro storico a Veronetta. Di conseguenza il ponte potrà essere percorso solamente a piedi o in bicicletta, su un’apposita corsia lato sud, ossia verso ponte Navi.
Parcheggi.
Per consentire lo svolgimento dei lavori alcuni stalli di sosta saranno occupati dal cantiere. Sono stati necessari 25 posti in tutto, distribuiti su tutta la zona attigua il ponte. Il cantiere, infatti, è stato ridotto ai minimi termini per restringere il campo di azione e ridurre l’impatto sul quartiere. Si tratta di 10 posti nelle vicinanze di piazza San Tomaso, altri 10 in lungadige Rubele e 5 in via Nizza. Per tutta la durata dell’intervento gli agenti intensificheranno i controlli, soprattutto serali, sui posteggi gialloblu riservati ai residenti, oltre che sul rispetto delle regole relative la sosta in tutta la zona.
Viabilità.
Fino ad aprile, durante i lavori, ponte Nuovo sarà chiuso al traffico veicolare. Verrà comunque garantito l’accesso alla Ztl da lungadige Rubele così come l’uscita dal centro storico attraverso via Nizza. Sul lato opposto, ci sarà una parziale modifica del transito dei veicoli su piazza San Tomaso. Chi arriva da lungadige Re Teodorico, all’incrocio con piazza San Tomaso, potrà andare su via Carducci tenendo la sinistra o andare in direzione ponte Navi attraverso lungadige Sammicheli. Al contrario, chi arriva da Verona est, potrà ugualmente svoltare verso via Carducci o dirigersi verso il Teatro Romano. Le fermate bus della linea 70 su lungadige Rubele saranno spostate di pochi metri. Le modifiche viabilistiche sono segnalate da apposita segnaletica, la Polizia locale sarà presente sul posto per defluire il traffico e fornire le indicazioni necessarie. Il piano viabilistico alternativo prevede alcune altre soluzioni che verranno attuate se necessarie.
La polemica sui lavori a ponte Nuovo.
“Le condizioni di forte criticità in cui versa Ponte Nuovo del Popolo sono note da almeno 16 anni – sostiene il consiglire di Sinistra-Verona in Comune Michele Bertucco -. Ora si decide in fretta e furia di fare gli interventi di messa in sicurezza di Ponte Nuovo informando i cittadini e i commercianti solo a ridosso dell’intervento creando forti disagi in modo particolare per le attività economiche. Capisco che un ponte – ad esclusione di quello di Messina – non porti consenso, ma ricordo all’amministrazione che le portate del fiume Adige sono note da anni, per non dire da secoli, è, invece, mancato il coordinamento e l’informazione”.
Decisamente contrari anche i negozianti della Corporazione esercenti centro storico: “Non stiamo contestando l’utilità o la necessità di fare questi interventi, dal momento che le prima delibera era datata 29 dicembre 2016. Ciò che non ci si spiega, ragionando con “buon senso” è la ragione per cui si debba partire a ridosso del Natale, anche e non solo in considerazione del fatto che il cantiere inevitabilmente si fermerà per le festività almeno 15 se non 20 gg…Arriviamo e siamo attualmente ancora in pandemia, ma probabilmente a chi ha “entrate certe” poco o nulla importa del tessuto economico cittadino, duramente provato in questi oramai quasi 2 anni di pandemia”.
Pronta la replica dell’assessore alla Viabilità Luca Zanotto: “I lavori andavano fatti adesso e non potevano essere in alcun modo posticipati a gennaio. Anche se in questi giorni sento che tante persone sono diventate esperte di idraulica, questo è il periodo in cui il fiume è basso e, come ci hanno confermato tutte le autorità competenti, è questa la stagione sicura per evitare pericoli in Adige. I lavori dureranno 5 mesi, in questo modo salviamo la Pasqua e la stagione turistica primaverile. Siamo consapevoli che tutte le volte che si apre un nuovo cantiere così impattante, come successo a San Giorgio, si creano dei disagi, chiediamo ai veronesi di portare pazienza per qualche mese. Per troppi anni questo intervento è stato rimandato, nonostante i crolli nessuno è intervenuto, mettendo a repentaglio la sicurezza di coloro che ogni giorno attraversano il ponte. Abbiamo cercato di limitare al massimo l’impatto, ma l’intervento è improrogabile. Non si può aspettare oltre, l’incolumità dei cittadini viene prima di tutto”.