Il ponte dell’Immacolata a Verona.
Il ponte dell’Immacolata si avvicina, e Verona va verso un quasi tutto esaurito negli alberghi. Anche se ancora non ci sarà la nuova Stella in piazza Bra: l’installazione è infatti slittata al12 dicembre. In previsione di un fine settimana di relax e di stacco dagli impegni lavorativi 13 milioni 254 mila di italiani hanno programmato una vacanza per la festività dell’8 dicembre. Una felice coincidenza visto che il giorno festivo capita proprio di venerdì, rendendo così possibile allungare di un giorno il weekend.
Secondo il report di Federalberghi Confcommercio nazionale Il 96,3% dei viaggiatori resterà nel Belpaese mentre solo il 3,7% andrà all’estero. Anche per Verona dati positivi in termini di occupazione turistica della città e della sua periferia per il periodo dal 7 al 9 dicembre con una percentuale di visite notevoli.
- Verona non chiude nelle festività: Arena accessibile e musei sempre aperti.
- Slitta l’arrivo in piazza Bra della “nuova” Stella di Natale.
Per VeronaOggi abbiamo intervistato il presidente di Federalberghi Confcommercio Verona Giulio Cavara che ci ha illustrato qualche dato.
- Qual è il tasso di occupazione previsto per Verona Centro per il weekend dell’8 dicembre?
Il tasso di occupazione previsto è dell’85-88%. Ricordiamo, però, che le presenze turistiche sono determinate dal posizionamento del ponte stesso. Gioca a nostro favore il fatto che il ponte dell’Immacolata cada di venerdì e per questo risulta interessante in termini di affluenza turistica.
- Qual è, invece, il tasso di occupazione previsto per la periferia?
Il tasso di occupazione previsto per la periferia è del 61% circa. È normale che la periferia abbia un’incidenza un po’ inferiore rispetto al Centro, è un dato fisiologico che non presenta criticità. Infatti, il turismo enogastronomico che caratterizza diversi borghi nel Veronese e la Valpolicella ad esempio è più gettonato verso il periodo primaverile-estivo.
- Si è verificato un aumento rispetto all’anno precedente?
Si, rispetto al 2022 si. Rispetto al periodo pre-covid (2019) non si evidenziano grosse differenze. Se si considerano i ponti che cadono in periodi favorevoli, come ad esempio nel weekend, si registrano più o meno gli stessi dati di quel momento storico.