Poliziotta tenta il suicidio in Questura a Verona.
Una poliziotta di 46 anni, madre di una bimba, ha tentato di uccidersi con la pistola d’ordinanza ieri, lunedì, negli uffici della Questura di Verona. La donna, subito soccorsa, è ora ricoverata all’ospedale in fin di vita. Un episodio che ha scatenato la reazione del sindacato Fsp della polizia di Stato, dopo che nel solo 2022 si registrano già quasi 50 suicidi tra le forze dell’ordine.
A parlare è Valter Mazzetti, segretario generale Fsp polizia di Stato: “Sono numeri agghiaccianti e, come è noto, la media fra gli operatori del comparto che si tolgono la vita è ben superiore alla media nazionale che conta inoltre tutte le fasce d’età, mentre quella dei colleghi è una fascia anagrafica delimitata. Continuare ad assistere inermi a questa ecatombe non si può. E, se pure nessuno può conoscere le singole realtà di fragilità e di sconforto che sfociano in simili tragedie, ciò che sappiamo, appartenendo a questo mondo, è che i disagi, i sacrifici, le difficoltà sono tante e tali che certamente alleviarle ed eliminarle, quando possibile, sarebbe determinante”.
“La tipologia, la durata e le modalità del servizio incidono sul contesto esistenziale, familiare e personale del poliziotto – ha aggiunto Mazzetti -. Per intenderci, è troppo sbrigativo addebitare il suicidio di un poliziotto a un divorzio senza pensare che, magari, un rapporto si deteriora perché un poliziotto non riesce neppure a condividere la vita familiare a causa del lavoro. Prevenire vuole dire rimuovere o limitare al massimo questi fattori di criticità”.