A estate finita, il bilancio della polizia stradale di Verona.
Con il secondo weekend di settembre si è concluso il progetto “Estate Sicura” sulle strade italiane, e arriva il bilancio della polizia stradale di Verona. La quale, nel tracciare il bilancio dell’attività svolta nei 72 giorni intercorsi dall’inizio del mese di luglio al 10 settembre, puntualizza che rimarrà comunque costante l’attenzione rivolta agli utenti della strada per garantire fluidità di circolazione in massima sicurezza e il contrasto alle condotte illecite.
Il bilancio della polizia stradale di Verona.
Come di consueto, una particolare attenzione è stata dedicata alla guida in stato di ebbrezza, illecito per il quale sono state contestate 49 violazioni al Codice della Strada, di cui 18 amministrative e 31 di natura penale. Dalla verifica dei dati, è emerso che per questa tipologia di infrazioni la fascia oraria più a rischio continua ad essere quella notturna, dalle 22.00 alle 06.00.
Un’altra irregolarità molto diffusa continua ad essere quella relativa agli eccessi di velocità, con 207 sanzioni nel periodo in esame. Anche l’uso improprio del telefonino alla guida è una violazione assai diffusa, con un numero complessivo di 175 violazioni contestate. Infine, sono 151 le patenti e 122 le carte di circolazione ritirate nel periodo in esame, quali sanzioni accessorie di violazioni a norme del Codice della Strada. Sono 104 i veicoli a cui è stata inibita la circolazione perché sottoposti a sequestro o fermo amministrativo.
Gli incidenti.
Il bilancio degli incidenti rilevati dalla polizia stradale di Verona risulta ancora preoccupante: 224 gli incidenti rilevati nel periodo, purtroppo quattro sono con esito mortale. Del totale, sono stati 128 i sinistri rilevati in ambito autostradale e i rimanenti 96 in viabilità ordinaria. In particolare questo fine settimana sono 4 le infrazioni contestate per guida in stato di ebbrezza di cui 3 di natura penale e una amministrativa.
Inoltre una pattuglia ha arrestato un cittadino straniero poiché a seguito dei consueti controlli di competenza, è risultato colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dall’Ufficio esecuzioni penali del Tribunale di Grosseto, dovendo espiare la pena di un anno sei mesi e venti giorni di reclusione.