Verona, la piena dell’Adige, la seconda in pochi giorni, è “sotto controllo”.
La piena dell’Adige, la seconda dopo quella di martedì scorso, è arrivata a Verona, e alle 14 di oggi, venerdì 3, ha raggiunto un’altezza massima di circa 1 metro e 50 centimetri, mentre nella notte fra il 31 ottobre e il primo novembre era stata raggiunta l’altezza di 1 metro e 90 centimetri. La situazione, quindi, mentre in città fa capolino un po’ di sole, risulta sostanzialmente sotto controllo. Tanto che, come anticipato dal governatore del Veneto Luca Zaia, non è stato necessario aprire come la volta scorsa la galleria Adige-Garda.
“La situazione – fa sapere palazzo Barbieri – è complessivamente sotto controllo e costantemente monitorata dalla squadra messa in campo e coordinata dall’amministrazione, e attiva da giorni su tutto il territorio cittadino. Con una particolare attenzione ai punti critici di esondazione, che per quanto riguarda la città si trovano in prevalenza lungo l’Adige, in pieno centro”.
Le pompe idrovore hanno lavorato in lungadige Matteotti. Ponte Nuovo è ancora chiuso, e rimane osservato speciale, con due escavatori pronti ad intervenire se dovesse rendersi necessario sgombrare il fiume da tronchi o altro materiale. In ogni caso, per agevolare il flusso viabilistico, la Zona a Traffico Limitato resterà aperta per tutta la giornata di venerdì.
Sabato scuole aperte.
Domani, sabato 4, tutte le scuole di Verona con lezioni e attività al sabato saranno regolarmente aperte. Verona è fuori dalla zona di allerta rossa e non sussistono criticità. Non sono quindi più necessarie le misure straordinarie adottate per la giornata odierna a tutela della pubblica incolumità e a salvaguardia dei cittadini.
Acque meteoriche.
Fino alle 6.30 di questa mattina sono state effettuate operazioni di svuotamento dei punti di rete più critici, in particolare in corrispondenza degli scarichi in Adige chiusi in quanto sotto quota, perché non siamo ancora sotto lo zero idrometrico e le acque non riescono a defluire direttamente nel fiume ed è necessario intervenire con le pompe.
Idrovore sono state posizionate in corrispondenza degli scarichi chiusi. Al momento non è riscontrata alcuna criticità su questo fronte.
Via Prato Santo/Lungadige Matteotti. Dopo lo svuotamento effettuato nel corso della notte, intorno alle 9 di questa mattina è stato necessario un secondo intervento tra via Prato Santo e lungadige Matteotti per la sostituzione di una delle pompe di scarico andata in blocco. La situazione è attualmente sotto controllo.
Via Nizza. Presenti due squadre d’intervento, con allestimento di un’area di monitoraggio con gazebo.
L’assessora: “Buone notizie”.
“Ci sono buone notizie per quanto riguarda lo stato di innalzamento dei livelli del fiume Adige, alle ore 14 mentre parlo, è assestato a + 1,40. Stiamo monitorando costantemente – dichiara l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi –. La piena attesa per oggi non ha per ora raggiunto livelli di pericolosità tali da richiedere l’apertura della Galleria Adige-Garda. Complessivamente non ci sono situazioni d’allarme e le idrovore posizionate nei punti critici stanno funzionando. Il tutto grazie all’ottimo lavoro della squadra messa in campo, attrezzata per fronteggiare ulteriori necessità. Resta alto il livello di monitoraggio. E’ da considerare che i punti critici di esondazione nel Comune di Verona sono posizionati sul lungadige, dove vi è una conformazione di strade non ampia e fortemente occupata da auto, che non facilità le operazioni di intervento”.
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