Piazza Santa Toscana: è tempo di carnevale con le mascherine di Veronetta, le Associazioni e il Papà del Gnoco.
Domani 7 febbraio in Piazza Santa Toscana, si festeggia il Carnevale con le mascherine di Veronetta e l’immancabile Papà del Gnoco. Musica, maschere, dolci e tanto divertimento saranno protagonisti di questo evento che coinvolgerà anziani, famiglie, e bambini. L’appuntamento è fissato per 15.30, quando la piazza si animerà con “Evviva le mascherine di Veronetta“.
Alla festa ci saranno tantissime maschere tradizionali del Carnevale veronese, tra cui il 494° Papà del Gnoco con la sua corte. Nel pomeriggio, saranno offerti croccanti galani e morbide frittelle, accompagnati da bevande calde, per trascorrere un pomeriggio in allegria nella piazza del quartiere.
L’iniziativa, sostenuta dalla Circoscrizione 1, è promossa dall’associazione Fevoss Verona Santa Toscana e dalle associazioni che gestiscono l’Edicola Sociale, attiva da oltre un anno grazie a un Patto di sussidiarietà con il Comune.
I commenti.
“Andiamo oltre il semplice festeggiamento del Carnevale – spiega il presidente Andrea Avanzi – l’obiettivo è di convogliare le maschere nella piazza, vivendo insieme momenti di socializzazione. Esprimo la mia gratitudine a tutte le realtà che hanno aderito a questa proposta”.
“Siamo entusiasti di portare il Carnevale anche a Veronetta – afferma Sandra Zangiacomi presidente Associazione Fevoss – vogliamo che mercoledì diventi un altro importante momento di incontro e festa per la comunità locale”.
Franca Rizzi volontaria dell’Edicola Sociale, conclude: “Ringraziamo la Circoscrizione e tutti i volontari che contribuiscono a mantenere viva l’attività dell’Edicola Sociale. Mercoledì sarà un’occasione speciale per celebrare insieme”.
La presentazione.
L’evento è stato presentato in Sala Delaini. Sono intervenuti il consigliere della Circoscrizione 1 e presidente della Commissione sociale Andrea Avanzi, la presidente Associazione Fevoss Verona Santa Toscana Sandra Zangiacomi e la volontaria dell’Edicola Sociale Franca Rizzi”