Personale ridotto in psichiatria di Borgo Trento: aumentano le aggressioni ai danni dei lavoratori.
Un’emergenza colpisce il settore sanitario: la psichiatria dell’ospedale di Borgo Trento sta affrontando gravi difficoltà per la riduzione del personale e aumentano le aggressioni al personale.
Negli ultimi sei mesi, il Servizio Psichiatrico di Cura e Diagnosi ha visto il numero degli operatori del turno diurno ridotto da 4 a 3. Ora, i turni di giorno hanno lo stesso numero di lavoratori del turno notturno, che è di soli tre operatori. Questo reparto, con 28 posti letto suddivisi in due sezioni, è fondamentale per l’intera provincia, trattando i casi più gravi e servendo anche il carcere di Montorio.
Simone Mazza, responsabile Fp Cgil Verona per il settore sanitario, sottolinea che la “situazione non è isolata, ma particolarmente grave in psichiatria. La riduzione del personale ha portato a turni eccessivi e a un aumento degli infortuni, spesso causati da aggressioni. Solo la settimana scorsa, sono stati segnalati tre episodi di questo tipo“.
“Le cause di questa crisi sono le assenze legittime del personale, come maternità e malattia, che non sono state gestite adeguatamente. Anche quando l’organico è completo, non soddisfa i requisiti previsti dalla normativa regionale per la psichiatria”.
Mazza evidenzia che la “situazione compromette non solo la sicurezza del personale, ma anche la qualità del servizio per i pazienti. Ad esempio, il reparto non ha specchi e ha mobili rotti, senza che siano stati ripristinati”.
La Fp Cgil chiede un intervento serio per colmare i vuoti di organico e gestire le assenze, piuttosto che ricorrere a soluzioni temporanee come straordinari obbligatori. “È essenziale garantire che tutti i lavoratori possano lavorare in sicurezza e offrire un servizio di qualità, soprattutto in un reparto complesso come la psichiatria”, conclude Mazza.