La pearà, il piatto veronese è proprio una vera poesia

La pearà, il piatto veronese è proprio una vera poesia.

La pearà, il piatto veronese è una vera poesia grazie a Facebook dove esistono gruppi che celebrano l’identità e le tradizioni veronesi. Spazi virtuali in cui gli utenti possono condividere memorie, ricette e curiosità legate alla città e alla sua cultura. Questi gruppi rappresentano una sorta di “piazza digitale” per gli appassionati di Verona, che discutono delle origini, delle usanze, del dialetto e dei piatti tipici della zona.

Un esempio molto attivo è il gruppo “Sei di Soave se…”, una vivace comunità online dove i membri contribuiscono con post che rievocano il passato e promuovono il patrimonio culinario e culturale veronese. Tra le tante iniziative, il gruppo ha recentemente condiviso una fotografia accompagnata da una simpatica e originale ricetta in poesia dedicata a uno dei piatti più iconici della cucina veronese: la pearà.

LA PEARÀ.

La panà l’è me sorela, mola, dolsa delicada. Anca bona, forse bela, fata par gente sdentada. Mi son tipo più pearìn, boio, boio quasi un dì. No stasì tegnerme lì, che no ciapa el brusìn. Me conosse quasi nessun al de fora de Verona, ma de drento al me comùn son ‘na regina, la parona!

De le tole de le feste, dopo in brodo el tortelìn, fasso ricche mense oneste con i lessi, el codeghin. Con el per ne la riceta, formàio, brodo, pan gratà, son la piatansa più perfeta. Me presento: la Pearà!

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