Torri di 44 metri, così l’ospedale di Borgo Roma diventa antisismico

Via ai lavori per il miglioramento antisismico dell’ospedale di Borgo Roma: la conclusione è prevista per la fine del 2028.

Via ai lavori per il miglioramento antisismico dell’ospedale Borgo Roma di Verona. La commessa, del valore di 40 milioni di euro, affidata dall’Azienda ospedaliera Universitaria Integrata di Verona alla Cimolai spa di Pordenone, prevede il miglioramento sismico a protezione dei corpi di fabbrica dell’ospedale scaligero, tra i più grandi d’Italia. 

Il progetto.

Cimolai ha eseguito la progettazione esecutiva dell’intervento, approvata a marzo 2024. Progettazione che consiste nella realizzazione di una struttura reticolare di acciaio zincato del peso complessivo di circa 6600 tonnellate che avvolgerà l’edificio. Si tratta di una struttura metallica esterna, comunemente chiamata esoscheletro, composta da 19 torri reticolari sismo resistenti, alte circa 44 metri ciascuna, collegate tra loro da travi reticolari, che si aggiungeranno ad altre 2 torri già realizzate. E che saranno rinforzate e collegate alle nuove strutture in modo da realizzare una sorta di armatura esterna composta da 21 torri totali.

L’opera sarà capace di incrementare significativamente le performance di resistenza e rigidezza in caso di terremoto. Il progetto si caratterizza anche per il sistema di montaggio che prevede l’utilizzo di una gru a torre installata sul tetto dell’ospedale.

La conclusione dei lavori.

I lavori, la cui conclusione è prevista per la fine del 2028, si inseriscono nel restyling generale del policlinico veronese, che include anche il rifacimento di reparti, stanze di degenza, ascensori e impianti. I cantieri per il miglioramento sismico, assicura la stessa Cimolai spa, “non incideranno sulla regolare operatività dell’ospedale, che sarà assicurata nell’intero arco temporale, senza mai interrompere la continuità assistenziale”.

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