Il concorso promosso da Coldiretti premia la fantasia e l’ingegno imprenditoriali per l’innovazione. Oltre 60 i candidati da tutte le province.
I giovani agricoltori veronesi spiccano all’Oscar green regionale per l’interesse alle energie rinnovabili e alla sostenibilità ambientale. Il concorso, promosso da Coldiretti e giunto alla 16° edizione, che valorizza ingegno, capacità e fantasia imprenditoriale delle nuove generazioni dell’agricoltura veneta si è svolto in sala del Consiglio della città metropolitana di Venezia a Cà Corner alla presenza del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia.
Oltre sessanta i candidati provenienti da tutte le province. I concorrenti salutati dal delegato del sindaco di Venezia l’assessore Renato Boraso, dal direttore di Coldiretti Veneto Marina Montedoro, dalla presidente nazionale di Giovani impresa Veronica Barbati e dal delegato regionale Marco De Zotti hanno assistito ai lavori di presentazione di ogni singolo progetto. Sei le categorie previste dal premio: impresa digitale (alta tecnologia applicata), campagna amica (rapporto tra produttore e consumatore), coltiviamo la solidarietà (esperienze di agricoltura sociale), custodi d’Italia (storie di salvaguardia e recupero del territorio) energie per il futuro (sostenibilità ambientale), fare filiera (capacità di mettersi in rete).
Imprese agricole che producono con metodi che rispettano l’ambiente.
Per la provincia veronese ha ricevuto una menzione speciale nella categoria “Energie per il futuro e sostenibilità” Alberto Zanini di BBE Bosco bio energy, società cooperativa agricola, costituita da nove soci allevatori con un impianto biogas per la coogenerazione a Bosco Chiesanuova. La cooperativa BBE Bosco bio energy si è costituita nel 2010 e ha dato corso al progetto di realizzazione dell’impianto biogas per il recupero dell’energia termica, gestendo gli effluentizootecnici delle nove aziende socie.
“I giovani del nostro territorio che hanno partecipato all’Oscar Green”, sottolinea il delegato di Giovani impresa di Coldiretti Verona Riccardo Franco“, sono impegnati in imprese agricole che lavorano e producono in modo ecosostenibile” che tutelano, valorizzano e recuperano rispondendo ai principi di economia circolare, riducendo così al minimo la produzione di rifiuti, risparmiando energia e materiali attraverso processi che tutelano l’ambiente. Sono loro il futuro dell’agricoltura sempre più in balìa delle conseguenze dei cambiamenti climatici dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma e costretti a misurarsi in mercati sempre più instabili a livello mondiale. I giovani agricoltori sono esempi virtuosi che fanno ben sperare per il futuro e che possono essere presi a modello anche dalle generazioni di imprenditori agricoli con maggiori esperienze”.
L’identikit di chi si è iscritto.
Anche gli altri cinque giovani agricoltori scaligeri in gara hanno concorso nella categoria “Energie per il futuro e sostenibilità” con progetti che promuovono un modello di sviluppo durevole e rispettoso del pianeta, con un’attenzione a svolgere la propria attività in maniera sostenibile, da un punto di vista economico, ambientale e sociale.
L’età media dei partecipanti all’Oscar Green Veneto è di 30 anni, sono tutti titolari d’azienda, il 59% è diplomato o laureato in varie discipline non necessariamente in scienze agrarie. I neo imprenditori della campagna veneta fatturano dai 25 ai 50 mila euro all’anno e accedono ai contributi europei con facilità. Oltre la metà ha usufruito delle misure del Programma di sviluppo rurale, anche se il 48% ha scelto di investire di tasca propria optando per l’indirizzo biologico.