Orchestra e coro della Fondazione Arena di Verona protagonisti del concerto di Natale in Senato, davanti al presidente Mattarella.
Si è tenuto, questa mattina, domenica 10 dicembre, a Palazzo Madama, il concerto di Natale in Senato: l’evento, in diretta televisiva su Rai1, ha visto protagonisti l’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena di Verona, diretti dal maestro Michele Spotti. Al tradizionale appuntamento natalizio, giunto alla XXVI edizione, erano presenti le più alte cariche dello Stato: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. E ancora i Ministri della Difesa Guido Crosetto e della Cultura Gennaro Sangiuliano, con il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, oltre a parlamentari, autorità militari e religiose.
Un omaggio alla grande Opera italiana con le voci di Anna Pirozzi, Giuliana Gianfaldoni, Nicola Alaimo, Alessandro Abis e Vittorio Grigolo, accompagnate dall’Orchestra e dal Coro della Fondazione Arena di Verona, che quest’anno ha celebrato il suo 100° Festival lirico.
In aula per l’evento, condotto da Milly Carlucci, il presidente di Fondazione Arena, sindaco di Verona, Damiano Tommasi e il Sovrintendente Cecilia Gasdia. Presente anche il presidente della Provincia di Verona Flavio Massimo Pasini.
“Una grande soddisfazione per Fondazione Arena”.
“Una grande soddisfazione per tutta la Fondazione Arena che ha festeggiato, oggi, insieme a tutta l’Italia, il grande riconoscimento Unesco al Canto lirico italiano, un’assunzione di responsabilità per l’Arena di Verona e il suo Festival dove si esalta al massimo questa buona Pratica – sottolinea il presidente di Fondazione Arena, sindaco di Verona Damiano Tommasi -. Grande l’intensità di questa giornata speciale in Senato in cui abbiamo toccato con mano l’emotività e il coinvolgimento che il canto lirico sprigiona, in un luogo tanto simbolico per il nostro Paese. Il modo migliore per augurarci un Buon Natale”.
“La gioia, l’entusiasmo e il calore del pubblico in Senato ci ha inondati di felicità – afferma il Sovrintendente di Fondazione Arena Cecilia Gasdia -, soprattutto davanti alla richiesta di un bis, che non è stato trasmesso in tv ma è stato eseguito dall’Orchestra nel tripudio generale. Chiudiamo questo 2023, anno del centesimo Festival lirico in Arena, con un senso di riconoscenza enorme. Per Fondazione Arena è stato un onore immenso, oggi, essere qui in Senato per il tradizionale Concerto di Natale. Ringraziamo il Presidente del Senato Ignazio La Russa e il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi per l’invito e per questo riconoscimento, giunto al termine di una incredibile stagione e della proclamazione della Pratica del Canto lirico in Italia Patrimonio dell’Umanità Unesco”.
Il concerto della Fondazione Arena in Senato.
A dirigere l’Orchestra Michele Spotti, classe 1993, direttore musicale dell’Opera e dell’Orchestra Filarmonica di Marsiglia e reduce da grandi successi internazionali. Maestro del Coro di Fondazione Arena Roberto Gabbiani.
Il concerto si è aperto con “Il canto degli italiani” di Mameli e con il saluto del presidente del Senato Ignazio La Russa. Al centro del programma musicale una scelta di arie dal repertorio operistico nazionale: “E lucevan le stelle” da Tosca e “Nessun dorma” da Turandot, entrambe di Puccini, e “Una furtiva lagrima” dall’Elisir d’amore di Donizetti interpretate dal tenore Vittorio Grigolo. Così come “Largo al factotum” dal Barbiere di Siviglia di Rossini con la voce del baritono Nicola Alaimo e “Vecchia Zimarra” dalla Bohème di Puccini con il basso Alessandro Abis.
E ancora “Casta Diva” da Norma di Bellini con il soprano Anna Pirozzi e “O mio babbino caro” da Gianni Schicchi di Puccini con il soprano Giuliana Gianfaldoni, cavalli di battaglia di Maria Callas, ricordata e celebrata nel centenario della nascita. Non sono mancate due pagine celeberrime di Verdi come “Va pensiero” da Nabucco e il “Brindisi” dalla Traviata cantato in duetto da Pirozzi e Grigolo. A grande richiesta il bis dell’Orchestra con l’Ouverture del Guglielmo Tell.
Castellitto interpreta Manzoni.
Dalla musica alla letteratura. Per i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, l’appuntamento natalizio in Senato ha voluto ricordare il grande scrittore, poeta e drammaturgo proponendo il finale dal suo capolavoro, il romanzo storico I promessi sposi, nell’interpretazione dell’attore pluripremiato Sergio Castellitto, omaggiato dal presidente del Senato della campanella usata per aprire e chiudere le sedute d’Aula.