I militari in servizio a Verona, Vicenza e Treviso smistati in altri luoghi.
Via i militari dal centro di Verona, basta camionette dell’esercito, così come anche da Vicenza e Treviso: i presìdi che da alcuni anni erano stati piazzati per la sicurezza in alcuni punti nevralgici della città, da oggi, 1 aprile, se ne vanno. Lo avrebbero comunicato i Ministeri della Difesa e dell’Interno alle rispettive Prefetture.
Il servizio denominato “Strade sicure” era stato disposto in molte città italiane, Verona compresa, con l’obiettivo di garantire la sicurezza. Ma ora i presìdi dell’esercito presenti nelle città venete vengono smistati in altri luoghi, in particolare verso le città al confine orientale come Trieste e Gorizia. La guerra in Ucraina e la fine dell’emergenza Covid, evidentemente, devono aver portato verso questa decisione.
Risultato? Verona, così come Vicenza e Treviso, rimarrebbe al momento scoperta. “Scelta sbagliata, le città venete vengono penalizzate. Ma non lasceremo nulla al caso”, fa sapere Francesco Rucco, sindaco di Vicenza, al Gazzettino. Lo stesso Rucco assicura di essere in contatto con Mario Conte, sindaco di Treviso e presidente di Anci Veneto, per “intraprendere tutte le iniziative del caso”.