Dalla Regione un contributo di 200mila euro all’Università di Verona per creare il centro di ricerca e innovazione sull’economia circolare.
All’Università di Verona nasce il centro dipartimentale per la ricerca e l’innovazione sull’economia circolare, finanziato con un contributo della Regione Veneto di 200 mila euro: l’obiettivo della nuova struttura è quello di promuovere la ricerca scientifica, lo sviluppo di nuove linee di ricerca sperimentali e la sua divulgazione nelle aziende e negli enti territoriali contribuendo così all’incremento della competitività delle imprese venete.
Il dipartimento di Management dell’università di Verona, nel corso degli ultimi tre anni, ha investito risorse significative in progetti di ricerca su bandi competitivi, sviluppando competenze uniche nel campo delle scienze aziendali e manageriali. Il centro sulla “Circular Supply chain” sarà uno spazio dedicato all’aggiornamento delle competenze professionali, operative e manageriali, fondamentali per migliorare l’attrattività e il benessere del territorio.
Inoltre, l’università di Verona sta lavorando in collaborazione con le imprese per sviluppare un nuovo percorso di laurea magistrale in Supply chain management, al fine di “formare professionisti altamente qualificati richiesti dal contesto produttivo veneto per aumentarne la competitività”. Tale percorso, che partirà ad ottobre 2024, ha visto attivamente la partecipazione di imprese ed enti, tra cui il Consorzio Zai – Interporto Quadrante Europa di Verona, Smeg-Bonferraro, Gruppo Teddy, Gruppo Calzedonia, Toyota Material Handling, Lidl, Avanzini Logistica, la Rete Innovativa Regionale Rivelo in Logistica, Fondazione Speed Hub e Amici di LogiMaster.
Una nuova sfida per le imprese venete.
L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo. Una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono infatti reintrodotti, laddove possibile con il riciclo.
La Regione Veneto ha sviluppato strategie di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente (RIS3) al fine di generare risorse e capacità uniche basate sulle strutture industriali e le conoscenze distintive della regione. Questo partenariato mira a potenziare la ricerca e l’innovazione attraverso la collaborazione tra imprese e istituzioni accademiche, con particolare attenzione alla transizione verso un’economia a zero emissioni di carbonio e nuove politiche digitali e green.
Negli anni a venire, una delle sfide più rilevanti per le imprese venete sarà l’adozione dell’economia circolare e la sua applicabilità su un network più ampio di imprese. Il nuovo Centro di ricerca offrirà quindi “supporto scientifico e divulgativo alle aziende di ricerca su alcune aree specifiche: nell’ambito della gestione e organizzazione della logistica e della supply chain, della digitalizzazione dei processi organizzativi e della sostenibilità dei modelli di business”.