“Cantiere aperto”, al Museo degli affreschi i visitatori possono seguire dal vivo l’intervento alle facciate di Palazzo Fiorio della Seta.
Un dietro le quinte d’eccezione, per ammirare l’intervento di restauro effettuato su alcuni affreschi dagli studenti e dalle studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Verona. La particolare occasione è offerta al pubblico con il progetto un “Cantiere aperto”, realizzato al Museo degli Affreschi G.B. Cavalcaselle alla Tomba di Giulietta in occasione del restauro degli affreschi delle facciate di Palazzo Fiorio della Seta.
Un ampio intervento in corso d’opera, avviato dal Comune di Verona – Musei civici nell’aprile scorso e che resterà operativo fino alla fine dell’anno. In questi mesi hanno lavorato e lavorano le studentesse e gli studenti dell’Accademia del corso di “Restauro dei dipinti murali” guidati dalle professoressa Laura Lucioli.
Progetto cantiere aperto.
Nello specifico, il restauro riguarda due “Pannelli con libero con “Scene di combattimento di animali”’, realizzati da Domenico Brusasorci, e un pannello di Bernardino India, “Conversazione tra Marte Giove e Apollo”, eseguiti poco dopo la metà del XVI secolo.
I lavori si svolgono in piena sicurezza all’interno del percorso espositivo, in modo che i visitatori abbiano la possibilità di seguire da vicino le fasi del restauro.
L’intervento viene realizzato nell’ambito di un protocollo d’intesa che l’Assessorato alla cultura del Comune di Verona – Musei Civici e la Fondazione accademia di belle arti di Verona hanno siglato nel 2021. L’obiettivo è promuovere la reciproca collaborazione per attività di studio, ricerca, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale veronese.
Tra queste si collocano anche le attività di conservazione e restauro delle opere dei Musei civici di Verona, inserite nel percorso formativo dei corsi di restauro dell’Accademia.
Palazzo Fiorio della Seta.
L’edificio, che sorgeva a ridosso del ponte Nuovo, fu demolito nel tardo Ottocento durante le fasi di costruzione dei muraglioni dell’Adige, ma, prima della demolizione, molti affreschi vennero fortunatamente messi in salvo, staccandoli dalle facciate e dagli interni del palazzo e ricoverandoli nell’allora Pinacoteca Civica. Dal 1973 sono esposti al Museo G.B. Cavalcaselle.
“I Musei civici sono spazi pubblici aperti”, ha sottolineato l’assessora alla cultura Marta Ugolini, “funzionali sia all’esposizione e alla conservazione di opere sia alla condivisione di progetti in grado di valorizzare la ricerca e, come in questo caso specifico, lo studio dei giovani. Grazie a questa iniziativa, infatti, i visitatori del Museo degli affreschi avranno la possibilità di osservare gli studenti e le studentesse dell’Accademia delle Belle Arti all’opera in un intervento di restauro. Si tratta di una importante collaborazione attiva fra il Comune, l’Accademia delle Belle Arti e la Soprintendenza per rendere possibile lavorare su beni culturale della città ma anche formare le nuove generazioni di professionisti nella cura e tutela dei beni culturali”.