Servizio di guardiania e accoglienza ai Musei civici: Verona capofila per la richiesta di applicazione obbligatoria del contratto di Federculture.
Stipendi più dignitosi nel settore culturale, rendendo obbligatorio in Italia l’applicazione del primo contratto collettivo nazionale di Federculture, specifico per i lavoratori di questa categoria: è la richiesta che parte dal comune di Verona, impegnato nel trovare una soluzione al problema dei lavoratori del servizio di guardiania e accoglienza ai Musei civici cittadini, che hanno recentemente protestato per le retribuzioni, che prevedono paghe di 5 euro lordi l’ora in base al contratto stipulato.
“Non è possibile che pur essendoci un contratto di riferimento, quello di Federculture”, sottolinea l’assessore al personale Michele Bertucco, “non vi sia un obbligo di applicazione nei confronti di chi partecipa alle gare per l’appalto del servizio di guardiania e accoglienza ai Musei civici”.
“Per questo – aggiunge Bertucco – le offerte vanno verso il ribasso. Una situazione inaccettabile sulla quale sto lavorando, in collaborazione con l’assessora alla cultura Marta Ugolini, per strutturare un appello condiviso con le amministrazioni comunali delle città d’arte per giungere quanto prima il riconoscimento di quest’obbligo contrattuale. Una soluzione che da una parte innalzerebbe il costo economico di tale servizio a carico del comune ma dall’altra riconoscerebbe uno stipendio dignitoso ai lavoratori. Stiamo parlando di uno dei principali biglietti da visita della città, i Musei civici infatti accolgono ogni giorno con il loro personale l’importante flusso turistico, un valore non solo culturale ma anche economico”.
Servizio di guardiania e accoglienza ai musei civici di Verona.
Sono coinvolti nel servizio una sessantina di lavoratori, collegati alla cooperativa vincitrice del bando di gara bandito dalla precedente amministrazione. In quell’occasione la cooperativa si era impegnata ad applicare il contratto multiservizio che, nel 2021, grazie a un nuovo accordo fra sindacati e datori di lavoro, è stato incrementato proprio nell’ottica di aumentare il valore stipendiale di queste figure. Invece di applicare il contratto con le nuove condizioni, la cooperativa ha scelto di passare al contratto servizi fiduciari, a cui si ricollega la quota di circa 5 euro lordi l’ora.