Corpi mummificati a Verona, il racconto dei due ragazzi su youtube

Su YouTube, il racconto del ritrovamento dei due corpi mummificati a Montericco.

In marzo due ragazzi di Verona appassionati di esplorazioni urbane, Nicola e Nicolò, hanno scoperto i corpi mummificati di una coppia: il racconto in un video su YouTube del canale “Urbex Squad”. I due anziani sono stati trovati senza vita nella loro villa a Montericco, sulle colline veronesi. Erano lì, morti da mesi.

Nicola, che abita vicino alla villa, aveva notato che le auto dei proprietari erano ancora nel garage e che la posta si accumulava nella cassetta. Questi segnali lo hanno insospettito, così è andato a esplorare la proprietà insieme a Nicolò

Entrati nella casa attraverso una porta finestra, sono stati assaliti da un forte odore e da tante mosche. Proseguendo nell’esplorazione, hanno trovato il corpo di Mario Steffenoni sul pavimento di una stanza al piano superiore, con le scarpe accanto al letto. Poi, scendendo al piano inferiore, hanno scoperto il corpo di Maria Teresa Nizzola seduta su una poltrona in salotto, con addosso una vestaglia. Sconvolti dalla scoperta, hanno immediatamente allertato chi di dovere.

La vicenda è stata anche raccontata in un video pubblicato sempre sul canale YouTube “Urbex Squad” da Teo Urbex, noto nella community per documentare esplorazioni in luoghi dimenticati.

Nel video, Teo ripercorre i momenti salienti di quella che sembrava una normale esplorazione. Poi nel suo video, sottolinea quanto situazioni del genere mostrino che l’urbex non è solo esplorazione e curiosità, ma può anche aiutare a riportare alla luce storie dimenticate. Infine Urbex, esorta la community a “non fermarsi, a proseguire con passione e attenzione, perché scoperte come questa possono avere un valore importante”.

Il veronese Matteo Montaperto, vicepresidente del gruppo urbex Ascosi Lasciti, “Oltre i luoghi abbandonati” scrive sul suo sito: “Stupore, adrenalina, malinconia, esaltazione sono solo alcune delle emozioni che pervadono gli animi di coloro che, consapevoli dei rischi, varcano le soglie di luoghi vissuti , pregni di storie, amori, sogni, sofferenze“.