A Verona c’è un posto dove Mozart ha inciso le sue iniziali, ed è proprio in centro storico.
A Verona c’è un posto dove Mozart ha inciso le sue iniziali: era il 1770, ma il segno indelebile del grande maestro è ben chiaro ancora oggi. Un giovanissimo Mozart, appena quattordicenne, visitò Verona e per l’occasione si esibì nella chiesa di San Tomaso Becket, anche conosciuta come chiesa di San Tomaso Cantuariense. Questo luogo di culto cattolico, posizionato nel centro storico di Verona, appena oltre il Ponte Nuovo, è dedicato all’arcivescovo inglese assassinato nel 1170, per la sua avversione al re Enrico II d’Inghilterra.
Durante la sua visita scaligera, Mozart suonò l’organo della parrocchia. Si trattava di uno strumento modernissimo per l’epoca, che era stato costruito nel 1716. Alla fine della sua esibizione, che riscosse un grande successo, il giovane prodigio lasciò un segno del suo passaggio incidendo le sue iniziali sulla cassa: MSW (Mozart Salisburgensis Wolfgang).
Questo gesto, seppur semplice, è diventato un simbolo del legame tra Mozart e la città di Verona. L’atto di incidere le iniziali è un modo per lasciare una traccia duratura, e nel caso di Mozart, quel segno è diventato parte integrante della storia musicale e culturale di Verona.