Morti sul lavoro, Verona è la macchia nera nella zona bianca del Veneto

Morti sul lavoro, Verona è la macchia nera nella zona bianca del Veneto.

Morti sul lavoro, Verona è la macchia nera nella zona bianca del Veneto: è tra le province che attualmente si trovano in zona gialla. Questo per quanto riguarda l’incidenza di mortalità sul lavoro, ma non è sola. Con Verona anche Belluno e Venezia. Mentre le altre province del Veneto: Vicenza, Treviso, Rovigo e Padova, rimangono in zona bianca. Quasi al giro di boa di metà anno, il Veneto conta 19 vittime sul lavoro, con una media di circa 4 decessi al mese.

Rispetto allo scorso anno, si rilevano 14 decessi in meno, con una diminuzione del 42,4%. Ma le denunce di infortunio totali sono aumentate dell’1,5%. A Verona si registrano 7 vittime, seguita da Padova con 5, Venezia con 4, e Belluno, Treviso e Vicenza con 1 ciascuna. In particolare, a Venezia e Verona si è verificato il maggior numero di decessi, con 4 casi ciascuna.

Rischio di morte in Veneto a maggio 2024.

L’osservatorio di Mestre elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza di mortalità per identificare le aree più fragili dell’Italia e della regione sul fronte della sicurezza sul lavoro. Alla fine di maggio 2024, il rischio di infortunio mortale in Veneto (6,3 morti per milione di occupati) è quasi la metà di quello medio nazionale, pari a 12,1, il più basso della Penisola.

Belluno, Venezia e Verona si trovano in zona gialla con un’incidenza di mortalità rispettivamente pari a 11,1, 10,7 e 9,2. Padova (6,9), Vicenza (2,6), Treviso (2,5) e Rovigo (0,0) sono in zona bianca.

Infortuni totali (mortali e non) a fine maggio 2024.

Nei primi cinque mesi del 2024 sono stati rilevati 19 decessi, contro i 33 dello stesso periodo del 2023. Delle vittime, 14 hanno perso la vita in occasione di lavoro e 5 in itinere. Verona guida la classifica regionale per numero totale di vittime con 7 casi, seguita da Padova (5), Venezia (4), Belluno, Treviso e Vicenza (1). Le vittime sul lavoro a Verona e Venezia sono state 4, a Padova 3, e una ciascuna a Belluno, Treviso e Vicenza. Rovigo non ha registrato vittime sul lavoro.

Le denunce di infortunio totali sono state 30.001, rappresentando circa l’11,9% delle denunce a livello nazionale. Alla fine di maggio 2024, le denunce di infortunio totali sono aumentate dell’1,5% rispetto a maggio 2023, ma la crescita è inferiore alla media nazionale del 2,1%.

Settori più colpiti e denunce per provincia.

Il settore delle attività manifatturiere è il più colpito, con 5.374 denunce. Seguito da Costruzioni (1.717). Commercio (1.594), Trasporti e Magazzinaggio (1.427) e Sanità (1.293). Vicenza è la provincia con il maggior numero di denunce totali di infortunio (5.772), seguita da Verona (5.722). Padova (5.640), Treviso (5.604). Venezia (5.042), Belluno (1.306) e Rovigo (915).

Infortuni per genere e nazionalità.

Le denunce di infortunio totali delle donne lavoratrici sono 10.211, mentre quelle degli uomini sono 19.790. Le denunce in occasione di lavoro delle lavoratrici sono state 7.959, mentre quelle dei lavoratori 17.347. Le denunce dei lavoratori stranieri sono 7.366, di cui 6.116 in occasione di lavoro.

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