Strage di cuccioli ai giardini Raggio di Sole: “Morte tre caprette ma ne sono nate altre tre”.
Una scoperta raccapricciante ai giardini Raggio di Sole: sabato scorso, tre caprette, nello specifico cuccioli, sono stati ritrovati senza vita all’interno dell’area recintata che ospita il piccolo gregge seguito dagli operatori del settore Verde di Amia. I resti dei piccoli, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero stati in parte divorati da animali selvatici, probabilmente roditori e rapaci notturni.
Come riporta Amia in un comunicato stampa, le caprette che da anni vivono all’interno di un’area recintata del parco a ridosso della circonvallazione, sono 10. Quotidianamente, gli operatori del settore Verde di Amia si occupano di loro portando cibo e acqua, fissando visite e controlli con il personale veterinario.
“Sabato scorso, al mattino, durante la normale fornitura del mangime – spiega Amia -, sono stati ritrovati senza vita tre cuccioli. I resti, nelle ore precedenti, erano stati oggetto di scempio da parte di altri animali: difficile però stabilire se mangiati in parte dai roditori – nell’ultimo anno presenti in quantità nell’area così come già segnalato e preso in carico dagli uffici del Comune – da rapaci notturni o altro. Gli esemplari privi di vita, probabilmente nati già morti a seguito di parto prematuro, sono stati smaltiti così come da regolamento”.
Lunedì poi è stato chiamato da Amia il veterinario che abitualmente segue queste caprette, per un controllo sullo stato di salute di “mamma” capra.
La “lieta scoperta”.
Da un’altra capra, sono nati tra lunedì e le primissime ore di martedì altri tre cuccioli. Il veterinario ha dunque visitato i tre nuovi esemplari constatando la piena salute per due di loro mentre un terzo è risultato più cagionevole.
Allarme topi.
Quanto alla presenza dei roditori, il Comune, a cui fa capo il servizio di derattizzazione, ha detto che: “Nell’area sono stati fatti 15 interventi specifici con l’installazione di circa 50 punti esca che vengono controllati con una frequenza maggiore rispetto ad altre zone della città – e conclude -. Tuttavia, a causa della costante disponibilità di cibo dovuta alla presenza degli animali, l’efficacia delle esche risulta parzialmente ridotta”.