Il mondo della boxe veronese è in lutto: è morto il pugile buono di Angiari

Il mondo della boxe veronese è in lutto: muore il pugile buono di Angiari che va al tappeto dopo una lunga lotta.

È morto Emiliano Demori, il pugile veronese 46enne di Angiari: padre di due bambini piccoli, ha combattuto contro il cancro per anni. L’8 maggio un tumore lo ha steso sul tappeto del ring della vita che lo ha visto combattere per ben 4 anni. Lo ha fatto per i suoi amati figli, per la moglie e per tutte le persone a cui si dedicava e a cui voleva bene. Erano tante, tantissime, come quelle che sono andate a salutarlo per l’ultima volta al suo funerale a Casette di Legnago. Un fiume di persone, purtroppo circondate dal dolore. Tra queste i ragazzi della della cooperativa sociale Aretè, di San Pietro di Legnago, che hanno trovato affetto e sostegno grazie ai suoi insegnamenti. Su Facebook, tutto il loro dispiacere.

I post su Facebook.

Aretè.

In questi giorni ci ha lasciato Emiliano de Mori, un amico che educava i ragazzi attraverso l’arte nobile del pugilato. Animato da una grande passione, un carisma contagioso e un ammirevole spirito di gratuità. Lo guardavamo dalle finestre delle corte, allenare tanti giovani tolti dalla strada, sempre all’aperto nelle afose estati e nei rigidi inverni. Ti sei preso cura di questi ragazzi cercando di guarire le loro ferite con i guantoni. Questo paradosso ci divertiva e stimolava moltissimo perché semplicemente funzionava. Ora non sappiamo di preciso dove stai allestendo il tuo nuovo ring, di certo starai indossando un paio di guanti bianchi“.

Accademia Pugilistica Veronese Ruga.

Emiliano era istruttore di Boxe all’Accademia Pugilistica Veronese Ruga di San Giovanni Lupatoto. Anche loro, svuotati dalla perdita dell’amico, scrivono sul social.

“È con profondo dolore che l’Accademia Pugilistica Veronese Ruga comunica che il proprio tecnico Emiliano Demori se n’è andato oggi dopo un’estenuante malattia. Per più di quattro anni questo subdolo male ha provato a piegarlo nel fisico, ma non è mai riuscito a scalfirlo nello spirito. Emiliano è stato un esempio di coraggio e tenacia per chiunque abbia avuto l’onore di stare al suo fianco. Il nostro pensiero e sostegno vanno ora a sua moglie, Sabrina, e ai suoi figli, Leonardo e Arianna, che dovranno affrontare questo vuoto incolmabile. Che la terra ti sia lieve Emiliano… 

P.S. Vogliamo ricordarlo in uno scatto dell’estate scorsa, in cui siede attento all’angolo accanto allo “zio” Pierino Ruga, mentre fa ciò che lo appassiona. (foto di apertura NdR).

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