Il futuro della mobilità a Verona tra filovia, app, bike e car sharing: l’intervista al presidente di Amt3 Giuseppe Mazza.
La mobilità urbana a Verona è in continua evoluzione, grazie a nuovi progetti e servizi: Amt3, sotto la guida del presidente Giuseppe Mazza, sta lavorando su più fronti. Dalla gestione della sosta con la campagna di sensibilizzazione “Sosta Responsabilmente”, al potenziamento del trasporto pubblico con l’atteso progetto della filovia, fino a nuove soluzioni di mobilità sostenibile come il bike sharing in modalità free floating e un futuro servizio di car sharing.
Un altro tassello fondamentale è lo sviluppo di un’app dedicata alla gestione della sosta, che consentirà ai cittadini di pagare il parcheggio senza costi aggiuntivi rispetto alla tariffa oraria standard. Questo strumento, unito a un sistema di navette che collegherà i principali parcheggi della città al centro storico, punta a rendere più semplice e conveniente lasciare l’auto fuori dal centro, favorendo una mobilità più fluida e sostenibile.
Di tutto questo, e molto altro, ci parla il presidente di Amt3 Giuseppe Mazza in questa nostra intervista.
Progetto “Sosta Responsabilmente”: di cosa si tratta?
La nostra campagna ‘Sosta Responsabilmente’ non nasce con l’intento di fare multe, ma per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di pagare la sosta nei parcheggi regolamentati. Il nostro compito non è sanzionare, ma garantire che il servizio venga utilizzato correttamente. Attraverso questa iniziativa informiamo la cittadinanza che, in determinate settimane, intensificheremo i controlli con i nostri accertatori per verificare il pagamento della sosta. Comunque il monitoraggio avviene su tutto il territorio cittadino, non solo nelle aree segnalate. L’obiettivo è educare le persone a rispettare le regole e ridurre il rischio di multe, incentivando il pagamento regolare della sosta.
Come vengono utilizzati i proventi della sosta?
Abbiamo una convenzione con il Comune di Verona: una parte degli incassi confluisce nel bilancio comunale, mentre il resto viene reinvestito per la manutenzione dei parcometri, il rifacimento della segnaletica stradale orizzontale e altri interventi infrastrutturali. Inoltre, questi fondi ci permettono di finanziare i servizi di Amt3, garantendo un miglioramento costante della mobilità cittadina.
Lo stato dei lavori per il filobus.
Quando ho assunto la presidenza di Amt3, uno degli obiettivi principali assegnatomi dal sindaco è stato il completamento del progetto filobus, un’opera attesa da troppo tempo. I cittadini possono già vedere i progressi con cantieri significativi, come il sottopasso di Città di Nimes e gli interventi su via XX Settembre. Coordinando più enti, siamo riusciti a evitare sprechi di tempo e denaro, riducendo i disagi per la popolazione. Per quanto riguarda la filovia, dall’avvio del cantiere risalente a molti anni fa, erano stati realizzati lavori per circa 10-12 milioni di euro. Negli anni successivi, sotto la nostra gestione, l’importo degli interventi è quadruplicato, arrivando a 40 milioni. Nonostante le difficoltà legate al meteo e ai rapporti con le imprese, stiamo rispettando il cronoprogramma.
Quali vantaggi porterà il filobus ai cittadini?
La filovia offrirà benefici in termini di tempi di percorrenza, economia e sostenibilità ambientale. Grazie alle corsie preferenziali, ci sarà un passaggio ogni sette minuti, rendendo il servizio rapido ed efficiente. Ad esempio, da Cà di Cozzi alla stazione il tragitto durerà circa 20 minuti, un tempo difficilmente raggiungibile in auto, soprattutto con il traffico cittadino. Dal punto di vista economico, l’uso del filobus ridurrà i costi di spostamento per i cittadini. Inoltre, essendo mezzi completamente elettrici, contribuiranno a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre l’inquinamento acustico, garantendo una città più vivibile.
Ci saranno aumenti dei biglietti?
Le tariffe non sono di competenza di Amt3, ma vengono stabilite dall’Ente di governo della mobilità, attualmente sotto la supervisione della Provincia di Verona. Eventuali modifiche tariffarie saranno comunque discusse solo dopo il 2026.
Ci parla del progetto di bike sharing in modalità “free floating”?
Amt3 non vuole essere solo un’azienda che gestisce la sosta, ma un vero e proprio punto di riferimento per la mobilità cittadina. A breve lanceremo un nuovo servizio di bike sharing in modalità “free floating”, che consentirà di parcheggiare le biciclette in varie postazioni dedicate, analogamente a quanto avviene con i monopattini. L’idea è di distribuire il servizio non solo nel centro città, ma anche nei quartieri periferici, permettendo ai cittadini di spostarsi più facilmente e in modo sostenibile. Questo progetto si affianca alla realizzazione da parte del Comune di Verona, di circa 15 km di nuove piste ciclabili, un incentivo concreto per chi sceglie di muoversi in bicicletta in sicurezza.
Ci sono nuovi progetti per la mobilità veronese?
Tra i progetti imminenti, stiamo lavorando alla gestione del parcheggio di San Zeno, attualmente utilizzato solo una volta al mese per i mercatini dell’antiquariato. Una volta risolte le questioni burocratiche con il Comune e i liquidatori, sarà gestito da noi, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. L’idea poi è di integrare il tutto con un servizio di navette che collegherà i principali parcheggi della città – Tribunale, Stazione, San Zeno – con il centro, evitando così l’ingresso delle auto nelle zone a traffico limitato. Stiamo anche studiando il rilancio di un servizio di car sharing a Verona. In passato il progetto non ha avuto successo, quindi vogliamo analizzarne le criticità per proporre un sistema più efficace. Infine, stiamo sviluppando un’applicazione dedicata alla sosta, che permetterà di gestire i parcheggi senza costi aggiuntivi.
Il suo ruolo in Atv e la sinergia con il trasporto pubblico.
Da alcuni mesi sono anche presidente di Atv. La scelta di unificare la governance di Amt3 e Atv nasce dalla volontà di creare una maggiore sinergia tra la gestione della sosta e il trasporto pubblico. Un esempio concreto è stato l’adattamento della viabilità durante la chiusura di via XX Settembre, con la creazione di corsie preferenziali in via Torbido per garantire il regolare funzionamento degli autobus. Nonostante i cantieri, i mezzi pubblici non hanno subito ritardi, anzi in alcuni casi hanno recuperato minuti di percorrenza.