La memoria diventa educazione con la borsa di studio in ricordo di Nicola Tommasoli.
Prospettiva Famiglia ricorda la scomparsa di Nicola Tommasoli con una borsa di studio.
Ieri si sono tenute le premiazioni delle scuole vincitrici, presso il centro Tommasoli a Borgo Santa Croce, lo stesso giorno in cui Nicola avrebbe compiuto 45 anni. Ne aveva 29 quando nella notte fra il 30 aprile e il 1 maggio del 2008 un gruppo di cinque giovani veronesi lo aggredì, causandone la morte pochi giorni dopo, il 5 maggio.
L’iniziativa e le scuole vincitrici.
L’iniziativa delle borse di studio, che Prospettiva Famiglia organizza da dieci anni, nasce con lo scopo di non dimenticare un episodio che ha pesantemente segnato la storia di Verona. I partecipanti hanno dato il proprio contributo con produzioni scritte, elaborati grafici, fotografici, pittorici, scultorei o multimediali su temi ogni anno differenti. Quello di quest’anno, ‘la maschera.. che protegge …che nasconde’, è un appello ai giovani a non nascondere le proprie paure e a fare squadra per superare le avversità tipiche dell’adolescenza e del passaggio all’età adulta.
Le scuole vincitrici del concorso sono la classe 2^C della scuola Primaria Achille Forti; la 2^C della scuola Media Luigi Simeoni; la 4^C del Liceo Galileo Galilei; l’IC9 Valdonega con la scuola in ospedale, sezione pediatria; scuola in carcere – terza sezione.
“Spesso i giovani non hanno la consapevolezza delle conseguenze che possono derivare da determinate azioni pericolose – afferma l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi-. Momenti come questo vanno nella direzione di promuovere il senso di comunità e del suo prendersene cura”.
L’assessore alle Politiche giovanili Jacopo Buffolo ha aggiunto: “Crediamo che ritrovarsi e pensare a Nicola Tommasoli nel giorno del suo compleanno sia un insegnamento per tanti ragazzi e ragazze su quanto sia fondamentale prendersi cura e costruire relazioni positive con chi ci sta intorno, allontanando la prevaricazione e la violenza spinte da motivi ideologici che non ci appartengono e che vogliamo allontanare”.
L’importanza del ricordo.
Il momento formativo è stato anche l’occasione per meditare sulla violenza ancora oggi percepita. L’iniziativa ha permesso di riflettere sull’origine del male scaturito dalla non accettazione dell’altro e sulla fragilità delle nostre identità messe in discussione da un semplice “no”.
“Queste occasioni sono preziose per creare il dialogo con gli studenti e le nuove generazioni- afferma l’assessora alle Politiche educative Elisa La Paglia-. Il dialogo è fondamentale per indagare il malessere e cercare di superarlo costruendo relazioni. Farlo negli spazi cittadini che sono dedicati alla memoria di Nicola Tommasoli e che i giovani vivono assume un importante significato”.
“Nel contesto sociale attuale, a ridosso di terribili episodi di violenza in Italia e anche nella nostra città, alla luce delle nuove disposizioni ministeriali per l’insegnamento dell’Educazione civica nelle scuole di ogni ordine e grado, risulta sempre più necessario stimolare i giovani e la cittadinanza intera ad un cambiamento. Non è necessario coltivare solo la memoria, è importante stimolare la sensibilizzazione a condannare episodi inaccettabili, a prendere le distanze da essi, ad isolare chi persevera in certi comportamenti”, ha spiegato il presidente di Prospettiva Famiglia Paolo Stefano.