La Marangona spacca la maggioranza Tommasi: Bertucco verso l’uscita.
L’area della Marangona, quel gigantesco triangolo verde-agricolo a sud est di Verona, rischia di creare la prima grossa crepa nella maggioranza del sindaco Damiano Tommasi, con Bertucco verso la porta di uscta. La delibera, dopo qualche slittamento fatto ad arte per prendere tempo e capire se esisteva lo spazio per ricomporre la frattura, andrà con tutta probabilità al voto nel prossimo consiglio comunale. Ma prima deve passare dall’esame in giunta.
E a quel punto si voterà, inevitabilmente, sull’accordo di programma tra Comune, Provincia e Consorzio Zai (che è proprietario al 70% dell’area). Accordo sostenuto dalla vicesindaca Barbara Bissoli, e che porterebbe alla cementificazione dell’area agricola da un milione e mezzo di metri quadrati.
Il no di Bertucco.
Quanto basta per far dire di no all’ala sinistra-verde della maggioranza Tommasi: ovvero Michele Bertucco, assessore a Bilancio, patrimonio e lavoro, e Jessica Cugini, esponenti di Sinistra in Comune. Bertucco su molti aspetti di quell’accordo non ha mai nascosto la sua contrarietà, in particolare per quel che riguarda edificabilità, altezza degli edifici, parcheggi. Insufficienti, a suo dire, le “mitigazioni ambientali” ottenute dal resto della maggioranza Tommasi rispetto a quanto previsto dalla precedente amministrazione Sboarina. Difficile, a questo punto, una marcia indietro da parte sua.
La prospettiva è quindi quella di un voto contrario alla delibera da parte dello stesso Bertucco (e naturalmente di Jessica Cugini in consiglio comunale), con il risultato che un pezzo di maggioranza se ne andrebbe per conto suo. E a quel punto al sindaco Tommasi non resterebbe che ritirare le deleghe a Bertucco. A meno che non sia lo stesso assessore di Sinistra in Comune a dimettersi.