Manovre salvavita, lezioni gratuite in Circoscrizione a Verona

Lezioni salvavita pediatriche in seconda Circoscrizione a Verona.

Manovre salvavita, lezioni gratuite in Circoscrizione a Verona: semplici manovre che possono salvare una vita. A cominciare da quelle pediatriche, che possono essere praticate da tutti purchè apprese in modo corretto. Il lieto fine dell’episodio accaduto proprio in questi giorni, che ha visto una madre praticare sul proprio figlio la manovra salvavita evitandogli il soffocamento causato da un boccone di cibo, ne è la dimostrazione.

La seconda Circoscrizione di Verona organizza una lezione gratuita sulle manovre pediatriche in collaborazione con la Croce Rossa Italiana –Comitato di Verona. L’appuntamento è per lunedì 17 aprile alle 20.30 nella sala Polifunzionale di via Quinzano n.24, iniziativa gratuita e aperta a tutti che si inserisce nel calendario di proposte per promuovere un’educazione sanitaria diffusa, all’interno quindi del progetto ‘Città sane’ avviato quest’anno dall’Amministrazione.

“Da anni la Circoscrizione ha avviato progetti di collaborazione con la Croce Rossa Italiana – Comitato di Verona – spiega la presidente Elisa Dalle Pezze -. Lo scorso anno abbiamo organizzato per cittadini e associazioni un corso di Primo Soccorso. Quest’anno abbiamo pensato a genitori, nonni e insegnanti. Sempre più spesso vengono descritti incidenti tra le mura domestiche o nelle scuole, situazioni critiche che riguardano bambini vittime di eventi avversi a causa dell’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, come cibo, palline di gomma, giochi, caramelle, eccetera. Ciò avviene non solo a causa di un corpo estraneo ingerito accidentalmente, ma soprattutto perchè chi è presente nei primi momenti non è preparato ad eseguire le adeguate manovre di primo soccorso. La risposta è proprio una formazione ed educazione sanitaria diffusa. Ringrazio Croce Rossa per questa opportunità”.

Il progetto.

 “Il progetto Manovre Salvavita Pediatriche (MSP), ha come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie a intervenire su soggetti in età pediatrica vittime di arresto cardiaco improvviso o di ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo – spiega Enrico Fabris, Presidente Croce Rossa Italiana – Comitato di Verona-. I nostri corsi hanno l’obiettivo di fornire istruzione teorica e pratica per acquisire capacità e dimestichezza, tramite lezione frontale teorica e stazioni di addestramento pratico su manichini a piccoli gruppi, con le principali manovre salvavita (manovre di rianimazione cardiopolmonare e di disostruzione delle vie aeree) in caso di arresto cardio-circolatorio e di ostruzioni da corpo estraneo delle vie aeree nel lattante e nel bambino”.

“Il Comune di Verona ha aderito all’associazione Rete italiana città Sane OMS – aggiunge Annamaria Molino, Consigliera Comunale referente Progetto Rete Città Sane-. La Rete ha fra i suoi intenti principali quello di favorire forme di coordinamento tra i Comuni aderenti, poste in essere con modalità organizzative regolamentate. Ad oggi i Comuni italiani che fanno parte della Rete sono oltre 70, messi in comunicazione tra loro dall’Associazione attraverso una serie di progettualità che mirano ad aumentare la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine per mezzo della promozione di corretti stili di vita dal punto di vista urbanistico, sociale, sanitario e culturale”.

Le morti da soffocamento nei bambini.

Secondo i dati dell’ISTAT il 27% delle morti classificate come “accidentali”, nei bambini da 0 a 4 anni, avviene per soffocamento causato da un “corpo estraneo” e/o cibo. Passando nelle fasce di età successive la percentuale diminuisce progressivamente, ma rimane tra le più significative tra le varie cause accidentali. È importante, per evitare questi eventi, diffondere il più possibile non solo le Manovre Salvavita con le tecniche di disostruzione e di rianimazione cardiopolmonare di base, ma anche prevenire che ciò possa accadere. Un dato importante da annotare è che chi assiste i primi momenti dell’evento di solito non è adeguatamente formato a intervenire o richiedere l’intervento dei soccorsi qualificati. Il non sapere genera errori: prendere per i piedi un bambino che è ostruito e che sta soffocando, o peggio ancora mettere le dita in bocca, sono le prime due cose che vengono fatte dal soccorritore occasionale non preparato e che, solitamente, non sono manovre salvavita.

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