“Mancano infermieri e ne mancheranno altri 6 mila in 5 anni”: le proposte del sindacato degli infermieri alla Regione Veneto.
A Verona e tutto il Veneto mancano gli infermieri e ne mancheranno altri 6 mila in 5 anni: le proposte del sindacato alla Regione. “Con 20 mila posti universitari per la formazione di nuovi infermieri, il Veneto si troverà a dover far fronte a una necessità di circa 26 mila infermieri, considerando i pensionamenti previsti. Questo lascia un gap preoccupante di circa 6.000 professionisti“, denunciano i sindacalisti.
Il problema è stato delineato durante un recente incontro a Venezia tra la direzione del Servizio Sanitario Regionale e le organizzazioni sindacali. Guerrino Silvestrini, responsabile di Nursing Up Veneto, commenta: “La differenza tra i posti disponibili per la formazione e il numero di pensionamenti è allarmante. Questa situazione rischia di diventare insostenibile“.
“Nonostante le 3 mila assunzioni in ambito sanitario effettuate dal periodo della pandemia ad oggi siano un passo positivo, il futuro è preoccupante“. La carenza di infermieri quindi richiede misure urgenti: “È fondamentale incentivare la permanenza del personale attuale e attrarre giovani verso questa professione”.
Silvestrini ha anche criticato l’uso dei fondi statali previsti per il settore. “I 6,5 milioni di euro destinati al personale e alla riduzione delle liste d’attesa, non sono stati utilizzati come previsto. In particolare, le Ulss di Verona e Vicenza hanno investito quasi tutto nelle liste d’attesa, trascurando il personale sanitario”.
Nursing Up ha quindi chiesto alla Regione di garantire che tutte le aziende sanitarie del Veneto rispettino l’accordo per pagare 50 euro l’ora ai professionisti sanitari per prestazioni extra, come concordato il 4 aprile scorso. Il prossimo incontro tra sindacati e Regione è previsto per settembre.