Mafia, Dda a Verona: “Basta con le parole, ora servono i fatti”

Lotta alla mafia a Verona: “Basta con le parole, ora servono i fatti”.


Verona torna al centro dell’attenzione sulla lotta contro la mafia, dopo la diffusione di una vecchia foto che ritrae il boss mafioso Matteo Messina Denaro davanti all’Arena. Questo scatto del 2006, evidenzia quanto sia importante vigilare sulla presenza di infiltrazioni mafiose anche nel territorio veronese.

L’assessora alla Sicurezza, Trasparenza e Legalità di Verona, Stefania Zivelonghi, sottolinea l’urgenza di “potenziare i mezzi per contrastare la mafia in città e nella provincia”. Tra le proposte avanzate c’è la richiesta al governo di dotare Verona di un magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia (Ddda) e di creare una sezione operativa della Direzione Investigativa Antimafia (Dia).


Questa richiesta è stata presentata al ministro dell’Interno Piantedosi dal sindaco Damiano Tommasi e dall’assessora Zivelonghi, con il supporto di tutti i Comuni della provincia di Verona. “Verona è un territorio economicamente attrattivo per le organizzazioni mafiose: siamo un crocevia di merci destinato a crescere d’importanza, e il Veneto dispone di soli 5 magistrati antimafia, un numero troppo basso rispetto, ad esempio, ai 50 della Lombardia afferma Zivelonghi -. È necessario che il governo riconosca questa criticità e intervenga con risorse adeguate,” ha aggiunto.


Zivelonghi ha ribadito l’importanza di un incontro con il ministro della Giustizia Carlo Nordio per rappresentare le necessità di Verona e della sua provincia. “Non ci stanchiamo di ripetere che Verona ha bisogno di una sede della Direzione Distrettuale Antimafia. È una richiesta a nome di tutti i Comuni del territorio, ed è fondamentale per la sicurezza della nostra comunità,” ha concluso l’assessora.