Verona, la Galleria d’arte moderna cambia illuminazione.
Luci nuove alla Gam, la Galleria d’arte moderna di Verona. Si tratta di luci mobili che si possono comandare anche via Bluetooth, corpi illuminanti a led su pannelli a scorrimento e più bassi rispetto al passato, per facilitare e rendere meno costosa la manutenzione. Una novità che riguarda anche Castelvecchio e il Museo lapidario Maffeiano. Il progetto permette di valorizzare gli spazi espositivi e le opere, di rendere più attrattivi i musei e allo stesso tempo di risparmiare sui consumi di energia.
L’intervento di 230mila euro è finanziato dal Ministero dell’Interno, che l’anno scorso ha stanziato i fondi per l’efficientamento e il risparmio energetico degli edifici pubblici. Alla Galleria d’Arte Moderna le nuove luci sono già installate. Al posto dei vecchi corpi illuminanti alogeni installati a soffitti, sono stati posizionati 80 nuovi faretti orientabili a led, fissati su binari abbassati ed elettrificati e il cui consumo sarà 4 volte inferiore rispetto a prima.
Per la Gam il costo dell’operazione è di 70 mila euro, comprensivi di un sistema tecnologico avanzato per il controllo dell’illuminazione che, attraverso un software dedicato, permetterà di gestire direttamente l’impianto da tablet e anche da remoto. Tra i vantaggi del nuovo sistema, vi è una maggiore semplicità di configurazione, la programmazione di timer settimanali, l’accensione, lo spegnimento e la modulazione dei corpi illuminanti, l’impostazione di scenari istantanei o schedulati.
Terminata l’installazione alla Gam, nelle prossime settimane i lavori si sposteranno a Castelvecchio e successivamente al Museo Maffeiano. Gli effetti delle nuove luci sulle sale della Gam sono stati verificati dall’assessore ai Lavori pubblici Luca Zanotto, che si è recato in sopralluogo al Palazzo della Ragione. Insieme a lui, la direttrice dei Musei civici Francesca Rossi. “Un progetto di cui siamo molto soddisfatti e che raggiunge più obiettivi– ha affermato l’assessore Zanotto-. Da un lato ci permette di risparmiare energia e quindi abbassare i costi, dall’altro riusciamo a valorizzare le nostre opere e rendere più attrattive le esposizioni permanenti e anche le mostre, grazie alle nuove tecnologie”.
“I musei potranno essere visti sotto un’altra luce, nel vero senso della parola, e saranno d’impatto anche per chi ha già visitato le nostre esposizioni- ha aggiunto la direttrice Rossi-. Soprattutto alla Galleria d’Arte Moderna, dove le mostre cambiano continuamente, era forte la necessità di un sistema luminoso moderno come questo”.