Liti condominiali: Verona è la meno attaccabrighe, attenzione a non toccarle i “schei”.
Il condominio, la piccola comunità dove gli abitanti condividono spazi, continua a essere terreno fertile per le liti condominiali, ma a Verona non è così. Nonostante le cause civili abbiano subito un calo, probabilmente dovuto alla lentezza della burocrazia e ai costi elevati degli avvocati, sembra che gli italiani mantengano salda la propria inclinazione alla contesa.
Nel panorama delle dispute condominiali, Verona si staglia come un’isola di tranquillità e armonia. Secondo una ricerca condotta da Changes Unipol e elaborata da Ipsos sulla vita condominiale degli italiani, la città di Verona vanta un notevole tasso di convivenza pacifica, con il 75% dei suoi residenti che godono di buone relazioni nei condomini.
Mentre in molte altre città italiane, come Napoli, Roma, Cagliari e Torino, le liti condominiali sono all’ordine del giorno, a Verona le cose sembrano essere diverse. Da noi, le dispute non ruotano tanto attorno al rumore o ai comportamenti sgraditi dei vicini, quanto piuttosto sulle questioni economiche, come le spese condominiali e la manutenzione del giardino.
Questo quadro positivo non deve far dimenticare che Verona non è immune dalle tensioni e dalle controversie condominiali. Comunque, la prevalenza di una mentalità collaborativa e la capacità di affrontare le questioni in modo costruttivo, sembrano distinguere la nostra città.
Nella ricerca emerge che, nonostante la relativa tranquillità, il livello di insoddisfazione nei confronti degli amministratori condominiali rimane alto anche a Verona. La metà degli intervistati si dichiara infatti insoddisfatta della gestione amministrativa dei condomini, segnalando la necessità di una maggiore proattività nella risoluzione dei problemi.
Nonostante le tensioni e le divergenze, la partecipazione alle riunioni condominiali rimane elevata, con quasi tre italiani su quattro che dichiarano di prendervi parte attivamente. Bologna e Bari spiccano per l’attivismo, mentre Milano e Verona si distinguono per un’alta percentuale di assenteismo, con un terzo degli abitanti che raramente partecipa alle assemblee.
Le spine della convivenza condominiale.
All’interno del microcosmo dei condomini, le dispute possono germogliare da una varietà di situazioni, scatenando tensioni tra i residenti. Ecco le questioni più frequenti.
Odori Molesti.
L’aumento della diversità culturale nelle nostre città ha portato a una miscela di profumi provenienti dalle cucine, spesso intensi e invadenti. L’aglio, la cipolla e le spezie possono trasformarsi da piaceri gastronomici a fonti di controversie tra vicini, specialmente se derivano da locali di ristorazione al piano terra, diventando una presenza costante anziché episodica.
Riscaldamento.
L’instabilità geopolitica, come la guerra tra Russia e Ucraina, ha innescato un aumento dei costi e una riduzione della disponibilità di gas naturale. Di conseguenza, gli orari di accensione del riscaldamento centralizzato sono diventati una questione ancora più delicata, suscitando polemiche e conflitti.
Dare l’acqua ai fiori.
Un balcone fiorito può essere un tocco di serenità, ma un’eccessiva irrigazione può trasformarsi in una fonte di fastidi. Il rischio di creare “pioggia” sui piani inferiori, rendendo i balconi impraticabili e intraversabili, può generare fastidi e attriti tra gli inquilini.
Climatizzatori.
L’installazione delle unità esterne di climatizzazione solleva questioni estetiche, acustiche e igieniche. Il rumore e il rilascio di acqua possono creare fastidi e pozzanghere sui balconi, aggiungendo ulteriori elementi di tensione tra i vicini.
Animali Domestici.
Sebbene i regolamenti condominiali non possano vietare gli animali domestici, la trascuratezza nei loro confronti può portare a disagi, come l’abbaiare incessante o lasciare escrementi negli spazi comuni, scatenando controversie e malcontento tra i residenti.
Gesti di Maleducazione.
Azioni come sbattere tovaglie, lanciare mozziconi sul balcone altrui, o lasciare il bucato in vista, possono diventare fonte di irritazione per i vicini, soprattutto se ripetute nel tempo, alimentando tensioni e attriti.
Rumori Inopportuni.
Dai suoni provenienti da lezioni di musica o televisione ad alto volume alle feste notturne, dai lavori di ristrutturazione eseguiti senza rispettare gli orari prestabiliti alle semplici incombenze quotidiane, i rumori molesti rappresentano un altro terreno fertile per conflitti e malumori tra i residenti.