Degrado sul Liston, l’amministrazione risponde alle lamentele degli esercenti.
Gli esercenti di piazza Bra si sono lamentati del degrado sul Liston, preso a loro avviso d’assalto da ubriachi, senzatetto e molestatori, al punto da far scappare i clienti. Ecco la risposta dell’amministrazione comunale. “Quello della presenza di senza tetto, accattoni, persone che bivaccano e che talvolta infastidiscono passanti ed esercenti sul Liston, è un fenomeno che si trascina da anni, da più di un decennio sicuramente. Questa amministrazione lo sta affrontando con tutte le risorse a disposizione, consapevole che un vero cambio di passo si potrà avere solo quando Verona sarà riconosciuta come Città metropolitana, uno status che garantisce maggiori risorse e strumenti alle Forze dell’Ordine e per ottenere il quale l’Amministrazione ha chiesto l’intervento dei parlamentari veronesi”.
Sicurezza: 48 verbali nel weekend.
In soli quattro giorni, da venerdì 30 giugno a lunedì 3 luglio, sono stati ben 48 i verbali notificati dalla polizia locale di Verona per accattonaggio a cittadini rumeni, bulgari, croati e ad un italiano, tutti soggetti già sanzionati anche centinaia di volte, che non rispettano il Daspo urbano e che non solo non pagano i verbali ma iniziano a opporre resistenza e a non voler abbandonare i luoghi dove maggiormente raccolgono soldi dai turisti. Alcuni soggetti fanno parte di una vera e propria organizzazione che sfrutta donne che girano per il centro, mentre altri fanno finta di essere sordomute e tentano anche di rubare portafogli e orologi, distraendo il turista, con firme per false associazioni.
Sono stati sequestrati 80 euro quale proventi dell’accattonaggio, 12 cartelli e due pappagalli che venivano messi in mostra in violazione delle norme sulla tutela degli animali. Sono stati sequestrati vestiti, caschi e riproduzione di armi a due figuranti centurioni, sanzionati decine di volte, senza che cambiassero il proprio atteggiamento. Per 23 cittadini è scattata la sanzione per bivacco, con obbligo di rimuovere coperte ed altro materiale. Nell’ambito dei controlli cittadini sempre in 4 giorni sono stati sequestrati 380 gr di hashish, tra la zona della stazione, Pradaval, delle ex officine ferroviarie. Sono state identificate 572 persone, 1899 veicoli controllati tramite la piattaforma informatica Giano, in particolare nella zona di Veronetta dove continua il presidio della polizia locale.
Problema sociale.
Da circa due settimane è attivo il Pronto Intervento Sociale (PIS), un servizio sperimentale avviato dal Comune con i suoi Servizi sociali, le Forze dell’Ordine e gli enti del territori per dare sostegno immediato e tempestivo ad emergenze e urgenze di carattere sociale che di fatto prevede una pronta risposta telefonica continuativa alle Forze dell’Ordine in orario di chiusura dei servizi pubblici, 365 giorni l’anno.
L’Unità di strada è operativa tutte le notti per cercare di aggiungere e agganciare senza tetto e perone che vivono ai margini della società affinchè usufruiscano dei posti letto a disposizione nelle strutture di accoglienza del Comune. Il Comune di Verona è l’unico, insieme a Boscochiesanuova e Fumane ed offrire, con 100 posti letto, il cosiddetto servizio di seconda accoglienza per cittadini profughi e migranti. E’ inoltre in fase di definizione il bando per assegnare il servizio diurno all’interno del dormitorio Camploy, da poco riqualificato, che diventerà anche durante il giorno punto di riferimento per persone senza fissa dimora o che si trovano in particolari situazioni di disagio e difficoltà.
“L’accoglienza è il nostro fiore all’occhiello”.
“Più l’accoglienza è diffusa più è sostenibile per tutti – ha detto l’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni-. Un risultato che si raggiunge con il coordinamento tra tutti i soggetti interessati e un coinvolgimento corale. Nonostante l’accoglienza sia un fiore all’occhiello dei nostri Servizi sociali, abbiamo implementato le attività a sostegno di senza tetto e soggetti disagiati. Penso al Pronto intervento sociale ma anche all’Unità di Strada che opera di notte per cercare un aggancio con persone bisognose, che prima di essere stranieri, rifugiati o senza tetto sono anzi tutto persone, spesso con storie drammatiche alle spalle. E in quanto persone libere, possono anche scegliere di non farsi aiutare”.