Al via da lunedì 17 luglio i lavori nel tratto tra via Berardi e via Turbina per la realizzazione di circa due chilometri di nuova ciclopedonale tra Biffis e Camuzzoni.
Al via da lunedì 17 luglio i lavori nel tratto tra via Berardi e via Turbina, compreso tra via Bionde e via Barucchi, per la realizzazione di circa due chilometri di nuova ciclopedonale che collegherà fra loro le quattro ciclabili lungo il Camuzzoni e il Biffis e quella di San Massimo e la futura di corso Milano.
Per consentire i lavori, che proseguiranno fino al 10 settembre, verranno adottate alcune modifiche viabilistiche. Nello specifico, per tutti i veicoli che percorrono via Turbina con provenienza dal lato di Bussolengo/Pescantina e direzione Chievo, viene istituito il divieto di transito in via Berardi, nel tratto di strada compreso tra l’intersezione con via Bionde e l’intersezione con via Barucchi.
La nuova viabilità.
Inoltre, per tutti i veicoli che percorrono via Aeroporto Berardi con provenienza dal lato del Chievo e direzione Bussolengo/Pescantina, viene istituito il senso unico in via Aeroporto Berardi, nel tratto di strada compreso tra l’intersezione con via Barucchi e l’intersezione con via Bionde. È poi istituito il limite di velocità a 30 km/h in via Aeroporto Berardi nel tratto di strada compreso tra l’intersezione con via Barucchi e l’intersezione con via Bionde.
I lavori, a carico del Comune per il 10% e il restante 90% erogato dalla Regione Veneto, porteranno alla realizzazione dell’elemento mancante della rete ciclabile extraurbana in zona Chievo, connettendo fra loro, le quattro ciclabili del Camuzzoni, del Biffis, di San Massimo e la futura ciclabile di Corso Milano, in un sistema continuo e di alta valenza attrattiva.
Fra gli obiettivi dell’opera è prevista anche la riduzione del traffico ciclabile su via Turbina, la quale è stretta e pericolosa. L’anello ciclabile attorno a villa Pullè e la passerella su via Turbina creeranno infatti un percorso più comodo e sicuro, oltre a collegare il parco storico della villa direttamente con il Forte Chievo, mediante una nuova passerella panoramica che scavalcherebbe la Ferrovia del Brennero e via Bionde.