Il concerto dei Kiss all’Arena di Verona rimane in bilico.
Kiss in Arena di Verona, tutto sospeso: se il concerto lunedì sera si farà oppure no si saprà solo a poche ore dall’apertura dei cancelli. Il concerto-evento del gruppo mascherato, inizialmente previsto nel luglio 2020, era poi stato rinviato due volte a causa della pandemia. Stavolta era tutto pronto, compresi i 13mila fans che attendono con ansia questo “End of the road tour”, l’addio alle scene dei Kiss: unica data italiana proprio a Verona.
Ma il no del Soprintendente per le Belle arti, paesaggio, archeologia di Verona, Vincenzo Tinè, a fuochi d’artificio, fiamme libere e fumogeni in Arena ha rimesso tutto in discussione: troppo rischioso per gli spettatori e per lo stesso anfiteatro, assicura la Soprintendenza. Ieri l’incontro tra il sindaco Damiano Tommasi e lo stesso Tinè non ha sortito l’effetto sperato: ovvero non c’è stato il via libera allo show, ma tutto è stato rimandato a lunedì.
“Valuteremo con attenzione tutti i passaggi”, ha assicurato il Soprintendente. L’obiettivo sembra quello di arrivare a stabilire delle linee guida per gli spettacoli in Arena che valgano sempre, per non trovarsi di volta in volta a dover attendere decisioni dell’ultima ora. La sensazione è che una soluzione, per il concerto di lunedì, si possa trovare. Anche perchè i Kiss, da parte loro, non sembrano voler sentire ragioni: o il concerto si fa come dicono loro, con tutti gli effetti speciali in scaletta, oppure salta: “Senza fuochi il concerto non si fa”. E per Verona, e gli spettacoli in Arena, sarebbe un discreto smacco.