Incendio alle case Agec, da dove è partito il cortocircuito

Incendio alle case Agec, la causa potrebbe essere un cortocircuito.

Martedì 14 gennaio, è scoppiato un incendio in un condominio Agec in via Pisacane, nel quartiere San Bernardino a Verona: nove le persone intossicate. Le fiamme, divampate dalle cantine, intorno alle 6:30 del mattino, hanno generato un fumo denso che ha rapidamente invaso le scale dello stabile di tre piani, intrappolando i residenti nei loro appartamenti.

Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, polizia locale e forze dell’ordine. Cinque squadre dei pompieri, con 15 operatori, hanno lavorato per evacuare i residenti e domare le fiamme. Grazie al loro intervento, tutti gli abitanti sono stati messi in salvo, anche se il bilancio dell’incidente conta nove persone intossicate, tra cui due bambini. I feriti sono stati trasportati in codice giallo negli ospedali di Borgo Trento, Borgo Roma e Negrar per ricevere cure mediche.

Le cantine, costruite con steccati in legno e utilizzate dai residenti per riporre oggetti personali, sono state completamente distrutte dalle fiamme. Secondo i vigili del fuoco, il rogo potrebbe essere stato causato da un guasto elettrico, anche se sono ancora in corso le indagini per accertare le cause esatte. L’Ulss 9 ha inviato una nota al sindaco Damiano Tommasi per richiedere l’interdizione temporanea degli appartamenti a causa dell’elevata presenza di monossido di carbonio.

L’amministrazione comunale ha attivato i servizi sociali, mentre Agec si è impegnata a rimuovere i resti carbonizzati dalle cantine per consentire una verifica completa degli impianti elettrici e idraulici. Gli abitanti hanno potuto accedere temporaneamente agli appartamenti nel pomeriggio per recuperare oggetti personali, prima che gli ingressi venissero chiusi per motivi di sicurezza. Gli interventi necessari per ripristinare la sicurezza dello stabile verranno eseguiti dopo le verifiche di Agsm.