È stata inaugurata ieri 10 gennaio, a Verona, la nuova sede di “Casa di Deborah”, il centro d’incontro per ragazzi e famiglie.
Ieri, mercoledì 10 gennaio, è stata inaugurata a Verona la nuova sede di “Casa di Deborah” in piazza Mura Gallieno. A tagliare il nastro c’era il sindaco Damiano Tommasi con il vescovo Domenico Pompili. La “Casa di Deborah” è un luogo che sostiene le famiglie di ragazzi che incontrano difficoltà nello studio.
L’obiettivo del progetto, è accompagnare i ragazzi nello studio, e se serve, di dare loro un sostegno psicologico. Il tutto in un ambiente positivo che aiuta i giovani a superare le sfide educative, e incentivare il loro benessere emotivo.
La dottoressa Giuseppina Vellone è la fondatrice e direttore generale della Fondazione “Famiglie per la Famiglia” che gestisce Casa di Deborah. Lei stessa spiega che il trasferimento nella nuova sede è come l’allargamento di una famiglia. Nuovi spazi che aumentano le opportunità per giovani e adulti coinvolti nel percorso educativo, sociale e culturale.
La nuova sede.
La nuova sede ha diversi locali per attività di studio, gioco e relazione, oltre a una sala per incontri e seminari aperti alla cittadinanza. La scelta della sede è stata influenzata dal vescovo Pompili. Il primo cittadino che ha condiviso il progetto fin dall’inizio, si augura che questo sia un esempio di solidarietà e di riflessione per la comunità.
La sede è stata ristrutturata anche grazie al contributo di alcune aziende e di alcuni imprenditori locali, Mario Francescotti, Giancarlo Perbellini e Silvia Bernardocchi, Gruppo Italiano Vini, e alla cena dei “Re Magi” organizzata dalla Questura e dal Comune di Verona.
Tutti gli arredi sono stati forniti gratuitamente da Ikea Italia grazie al progetto “Un posto da chiamare casa”. Per l’amministrazione erano inoltre presenti la vicesindaca Barbara Bissoli e gli assessori Luisa Ceni, Stefania Zivelonghi, Jacopo Buffolo e Tommaso Ferrari.