Imprese, assunzioni in calo a Verona: a gennaio saranno il 6 per cento in meno

In calo del 6 per cento rispetto al 2024 le assunzioni programmate dalle imprese di Verona per il mese di gennaio: saranno 9.600.

Sono 9.600 le entrate programmate dalle imprese della provincia di Verona nel mese di gennaio (in calo del 6% rispetto allo stesso periodo del 2024), 29.980 nel primo trimestre del 2025. È quanto emerge dal report mensile del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che analizza le tendenze del mercato dell’occupazione per le imprese dell’industria e dei servizi, mettendo in luce alcuni aspetti relativi ai principali profili professionali richiesti.

Le imprese veronesi che prevedono assunzioni a gennaio sono il 18% del totale. Il 72% delle entrate sarà a termine (tempo determinato o altri contratti a durata predefinita). Le entrate si concentreranno per il 68% nel settore dei servizi, per i quali si registra una flessione contenuta, pari al -1% rispetto a gennaio 2024, mentre per l’industria la flessione è del 13% (pari a 470 unità in meno). Le imprese con meno di 50 dipendenti assorbiranno oltre la metà dei profili (il 56%). Una quota pari al 32% interesserà giovani con meno di 30 anni, il personale laureato è richiesto nel 13% dei casi, per il diploma la percentuale sale al 28%, la qualifica o diploma professionale arriva al 39% .

Commercio in prima fila nelle assunzioni.

Il commercio rimane il settore che necessita del maggior numero di entrate (1.930 assunzioni programmate nel mese), seguito dai servizi di alloggio e ristorazione e i servizi turistici (1.080), i servizi alle persone (1.060), i servizi di logistica, trasporto e magazzinaggio (970) e le costruzioni (830).

Nella 51% dei casi le imprese prevedono di avere difficoltà a reperire i profili desiderati, mentre per il 59% delle assunzioni previste è richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore.

Riello: “Difficoltà nel reperire le figure richieste”.

“I dati evidenziano, ancora una volta, la difficoltà per le imprese di reperire profili qualificati in linea con i loro fabbisogni – commenta Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio di Verona -. È dunque necessario continuare a lavorare per ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro e promuovere un’alleanza scuola-lavoro, secondo un modello di collaborazione strutturato tra scuole e imprese. L’ente camerale è impegnato da tempo su questo fronte, sia attraverso azioni di orientamento al lavoro e alle professioni, sia con iniziative di certificazione delle competenze acquisite dagli studenti durante l’esperienza effettuata nelle aziende, nell’ambito di selezionati PCTO. Questa certificazione rappresenta una garanzia di qualità dei percorsi di alternanza e viene attestata mediante un digital badge direttamente spendibile dai ragazzi nel mondo del lavoro ”.

Note sull'autore