Scandalo a Legnago: il giudice è russo e l’artista ucraina sfila per protesta

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Scandalo a Legnago: il giudice è russo e l’artista ucraina sfila per protesta.

Scandalo a Legnago: il giudice del Salieri Circus Award di Legnago è russo, e l’artista ucraina sfila per protesta. Un momento di tensione ha quindi caratterizzato l’evento artistico, quando un’artista ucraina ha scelto di manifestare apertamente il proprio dissenso durante uno spettacolo. Al posto della sua esibizione programmata, Anna Dellart, nota artista circense, ha deciso di sfilare avvolta nella bandiera ucraina, portando cartelli di protesta. Il motivo? La presenza di un giudice russo, Maxim Nikulin, legato al circo di Stato di Mosca, tra i membri della giuria.

Il gesto di protesta.

Invece di esibirsi nel suo numero di giocoleria, Anna Dellart ha preferito utilizzare il palco come strumento di espressione politica. Avvolta nella bandiera del suo Paese, ha distribuito volantini al pubblico, esprimendo chiaramente la sua opposizione alla presenza di un rappresentante russo in giuria, considerato inappropriato data la situazione geopolitica attuale tra Ucraina e Russia. La sua performance di protesta è stata interrotta con un’uscita di scena anticipata e un messaggio lasciato ai presenti: “Non posso accettare un premio da chi rappresenta il Paese aggressore“.

La reazione del pubblico e degli organizzatori.

Mentre la platea è rimasta sorpresa e divisa nel reagire all’inatteso gesto, il direttore artistico dell’evento, Antonio Giarola, ha risposto alla protesta. Salendo sul palco subito dopo l’azione dell’artista ucraina, Giarola ha chiarito che l’intento del festival era quello di celebrare l’arte e la cultura, senza dare spazio a questioni politiche. Ha ribadito che il Salieri Circus è nato con l’obiettivo di promuovere l’incontro tra popoli, al di là delle tensioni internazionali.

Il dibattito sui social.

L’azione di Anna Dellart ha immediatamente trovato eco sui social media, dove l’artista ha condiviso il video della sua protesta, spiegando le ragioni del suo gesto. In molti hanno espresso sostegno per il coraggio dimostrato dall’artista, mentre altri hanno criticato la scelta di trasformare un evento artistico in un palcoscenico per la politica internazionale.

Ecco cosa scrive su facebook CircusNews.it: “Il direttore artistico Antonio Giarola ha immediatamente annunciato l’esclusione dell’artista dal Festival, spiegando che il festival non è il contesto adatto per trattare questioni politiche”.

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