Giorno della Memoria a Verona.
Il carro delle deportazioni in piazza Bra. La corona al monumento che ricorda i Deportati. E le medaglie d’onore ai familiari dei veronesi internati, ormai scomparsi. Con i labari delle Associazioni combattentistiche e d’arma e il gonfalone della Città. Verona celebra oggi, giovedì 27 gennaio, il Giorno della Memoria, ricordando la Shoah e tutte le sue vittime.
Per il secondo anno consecutivo, a causa dell’emergenza sanitaria, la cerimonia si è tenuta in forma ristretta, alla presenza delle sole autorità istituzionali, come previsto dalle misure per il contenimento del virus. Ma in diretta streaming per consentire ai cittadini di collegarsi, attraverso il portale del Comune di Verona e il sito della Prefettura, e assistere in tempo reale alle cerimonia. Video e testimonianze resteranno online e potranno essere guardate anche nei prossimi giorni.
La commemorazione è iniziata in piazza Bra con la deposizione di una corona al monumento ai Deportati. Le autorità si sono spostate poi in Gran Guardia, per gli interventi ufficiali del sindaco Federico Sboarina, del Prefetto Donato Cafagna e della vicepresidente della Consulta provinciale studentesca Martina Remedi.
Il primo cittadino ha poi assegnato alla memoria di Giulietta Rossini, già Croce al merito di guerra per attività partigiana, la medaglia della città, ritirata dalla figlia Lauretta. Tra le lacrime, invece, Dante Farina, deportato nel campo di prigionia Stalag X B, unico sopravvissuto presente alla cerimonia di questa mattina a cui il Prefetto ha consegnato la medaglia d’onore concessa dal Capo dello Stato. Insigniti anche i veronesi Giuseppe Bellomi, Pasquale Berardi, Guido Castelli, Aldo Gisolfi, Marcello Ledro, Ettore Livrieri, Rino Poli, Silvio Santi, Giuseppe Tagliapietra, Gaetano Tononi, tutti deceduti. A ritirare le medaglie i familiari.