Le gemelle Santin a Roma: ambasciatrici dell’inclusione per la Giornata della Famiglia

Le Gemelle Santin a Roma: ambasciatrici dell’inclusione per la Giornata della Famiglia.

Le gemelle veronesi di Salizzole, Caterina e Francesca Santin, sono state a Roma, alla Camera dei Deputati, per la Giornata della Famiglia. Invitate dal presidente Lorenzo Fontana, erano le testimonial della Giornata Internazionale delle Famiglie, celebrata lo stesso giorno, il 15 maggio.

Le due gemelle di 22 anni non possono parlare, una grave disabilità dalla nascita non consente loro di camminare. Possono esprimersi solo attraverso il movimento degli occhi. Eppure grazie a mamma e papà, che sono diventati la loro voce, hanno preso in mano la loro vita e ne stanno facendo un capolavoro.

“Assieme si vince”.

Accompagnate dai loro genitori e dall’associazione La Bottega dei Talenti, da loro fondata, hanno preso parte a un evento intitolato “Assieme si vince”. Questo evento ha offerto l’opportunità di fare il punto sui numerosi progetti di inclusione realizzati finora dalle ragazze nelle scuole, nei circoli sportivi e oltre. Progetti che ora si stanno diffondendo rapidamente in tutta Italia.

Mamma, papà e due sorelle gemelle: una famiglia qualsiasi, si direbbe. In realtà, una famiglia “speciale”. Una famiglia che, nonostante le difficoltà che il destino le ha riservato, non si è chiusa in se stessa, ma anzi ha deciso di aprirsi agli altri. Trasformando la disabilità prima in diverse abilità, poi addirittura in talenti. Da condividere con gli altri, senza stancarsi o fermarsi mai. Perché solo “assieme si vince!“.

Il motto delle gemelle.

Non servono parole o gesti eclatanti per cambiare il mondo“, spiegano infatti nel video di presentazione Caterina e Francesca, “basta essere noi stessi. Abbiamo la possibilità di costruire un mondo migliore, perché assieme si vince”. E proseguono: “Ognuno di noi, qualsiasi sia il colore della sua pelle, il suo ceto sociale, la sua condizione psicofisica, ha due giorni importanti nella vita. Quello in cui siamo nati e quello in cui capiamo il perché. Quello è il nostro talento, mettiamolo al servizio degli altri”.

L’orgoglioso papà Santin.

Di strada ne hanno fatta tanta. Prima, subito dopo il diploma in Servizi sociosanitari, da “maestre d’inclusione” hanno portato nelle scuole il loro progetto, che da quelle dell’infanzia ora è sbarcato alle medie e alle superiori, da quelle della provincia di Verona, sarà presto in molti altri istituti d’Italia”, racconta papà Santin. 

Ancora, le arti: la loro danza inclusiva, che le ha viste volteggiare in carrozzina tra nuvole di tulle di mille colori, insieme alle ragazze della scuola di danza Svirgulino di Nogara sul palco dello Zecchino d’oro. È stata l’augurio di Natale agli italiani lo scorso 25 dicembre dalle frequenze di Raiuno. Poi si sono rivolte al mondo dello sport: partite con un evento dal Tennis Club di Nogara, all’inizio di maggio le ragazze erano “portabandiera” d’inclusione agli Internazionali di Tennis, al Foro Italico

“Obiettivo condiviso con la Federazione Tennis e Padel, e che rientra nel progetto Turismo Sociale Inclusivo voluto dal Ministero delle Politiche Sociali attraverso l’Ulss 9 Scaligera. Non solo per avvicinare agli sport di racchetta i bimbi diversamente abili, ma anche per metterli nelle condizioni di giocare con i loro coetanei. Infine, le ragazze non potevano mancare a un evento dell’Italian Diplomatic Academy, dove alla Gran Guardia di Verona hanno incontrato ben 500 giovani con il sogno della carriera diplomatica, per sensibilizzarli verso i temi dell’inclusione e della disabilità, che si spera facciano di questi ragazzi dei veri ambasciatori di pace, integrazione e concordia nel mondo”.

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