Il Garda mai così alto, sfiorati i 147 centrimetri: torna la pioggia, ma i turisti non demordono.
Il lago di Garda mai così alto, sfiorati i 147 centrimetri: nonostante la pioggia e le previsioni non rassicuranti, i turisti si godono le ferie. I livelli dell’acqua sono ancora preoccupanti e si prevedono ulteriori precipitazioni. Le piogge di ieri, distribuite a macchia di leopardo e accompagnate da venti deboli, hanno permesso ai corsi d’acqua di defluire lentamente senza causare un aumento ulteriore dei livelli del lago.
Lago di Garda: la situazione attuale e il record del 1977.
Il lago di Garda ha registrato un leggero abbassamento del livello delle acque grazie al deflusso dalla diga di Salionze. Ieri 25 giugno il lago si era a quota 144 cm. Il punto più evidente di questo alto livello è ancora il lungolago Marconi a Lazise, dove l’acqua ha invaso il marciapiede.
Per precauzione, infatti, la diga di Salionze è stata aperta, abbassando il livello a 144,2 cm. Sebbene i numeri possano sembrare piccoli, un innalzamento di 14 cm corrisponde a circa 52 milioni di metri cubi d’acqua, responsabili di aver alzato il livello del lago in poche ore.
Il lago di Garda ha raggiunto livelli d’acqua straordinari dopo le piogge degli ultimi giorni. Il 24 giugno, le misurazioni effettuate a Peschiera del Garda hanno registrato un’altezza di 145,8 centimetri sopra lo zero idrometrico, segnando un incremento di quasi 5 cm in sole 24 ore.
Questo valore si avvicina pericolosamente al record storico di 146 centimetri, stabilito nel 1977. La situazione continua ad essere monitorata attentamente dalle autorità per prevenire potenziali rischi e garantire la sicurezza della zona.
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Boom di turisti.
Nonostante il maltempo, i turisti non si sono lasciati scoraggiare. Ieri, il lungolago era comunque affollato malgrado l’acqua “alta”. I bar, le gelaterie e i ristoranti erano pieni di clienti, mostrando che il turismo non si è fermato.
Previsioni meteo.
Le previsioni indicano ulteriori piogge anche per oggi e per il fine settimana, come già avvenuto lo scorso sabato e domenica. Sebbene le precipitazioni intermittenti aiutino a gestire il deflusso delle acque, il problema dell’erosione rimane. Due anni fa, invece, la situazione era opposta, con la siccità che aveva causato gravi problemi, soprattutto a Lazise, dove la scarsità d’acqua aveva compromesso la navigazione e l’irrigazione dei campi.
Lo studio “preventivo”.
Per affrontare queste sfide, Veneto, Lombardia e la provincia di Trento, insieme all’Università di Trento, hanno avviato uno studio per prevenire fenomeni simili in futuro. Questo, se verrà fatto, richiederà tempo e ingenti risorse finanziarie.