Galleria ex Duca d’Aosta: “Svenduto pezzo di storia della città”

Sulla vendita e conseguente chiusura della galleria dell’ex Duca d’Aosta in via Mazzini interviene l’associazione Giuseppe Barbieri.

Sulla vendita e conseguente chiusura della galleria dell’ex Duca d’Aosta in via Mazzini a Verona interviene anche l’associazione Giuseppe Barbieri. Ecco cosa scrive il suo portavoce.

“L’accordo stipulato tra l’amministrazione comunale di Verona e la proprietà, che prevede la “vendita” di più di 40 metri quadrati di spazio edificabile commerciale della gallerie dell’ex Duca d’Aosta al prezzo di 390.000 euro, è un chiaro esempio di come la storia e l’identità della nostra città vengano svendute a favore di interessi privati, senza alcuna visione di utilità pubblica.

Quella galleria non è solo un passaggio fisico: è l’unico praticabile da via Mazzini verso i resti della chiesa dei Santi Quirico e Giulitta in piazzetta Scala. Ed è un simbolo, un luogo carico di ricordi, di storie e di esperienze per i veronesi, soprattutto per quelli che negli anni ’80 la percorrevano, sognando davanti alle sue vetrine. Per molti, quella galleria è stata un punto di riferimento che ha legato insieme il cuore pulsante della città, offrendo una continuità tra le vie storiche e la vita commerciale di Verona.

Il Comune ha avuto l’opportunità di preservare e valorizzare questo patrimonio, garantendo l’accesso a un luogo che, da decenni, ha fatto parte della vita quotidiana dei cittadini. Invece, ha scelto di svendere una parte della storia, cedendo questo spazio vitale a fini commerciali a un prezzo che risulta irrisorio per un’area di grande valore, proprio nel centro storico della nostra città.

Un esempio di come il patrimonio storico e culturale di Verona venga sacrificato senza alcuna giustificazione plausibile. L’amministrazione comunale non ha offerto alcuna visione alternativa per tutelare la memoria di questo luogo, né ha consultato la cittadinanza o ascoltato le voci dei veronesi”

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