Fotografare al buio: a Verona la mostra di scatti realizzati da ipovedenti e non vedenti

Fotografare al buio: a Verona la mostra di scatti realizzate da ipovedenti e non vedenti.

A Verona, la mostra “Fotografare al buio” presenta gli scatti di sette ipovedenti e non vedenti: è il frutto di un corso di fotografia unico nel suo genere. Il tutto nasce da una brillante idea di Sergio Maria Visciano, fotografo e docente. Durante l’estate del 2023, Visciano studia come le persone con disabilità visive percepiscono la realtà, trasformando questa ricerca in un’opportunità di espressione artistica.

Il corso di fotografia per ipovedenti e non vedenti.

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Verona ha accolto con entusiasmo l’iniziativa di Visciano, che ha organizzato un corso strutturato in lezioni teoriche, podcast, esercitazioni pratiche e modelli tattili. Sette partecipanti hanno imparato a utilizzare una fotocamera digitale, la Panasonic GH5, attraverso spiegazioni tattili dei concetti fotografici fondamentali come l’angolo e la profondità di campo.

I corsisti hanno poi deciso in autonomia cosa fotografare, suddividendosi in gruppi tematici: architettura esterna, panorami e interni. Ogni partecipante ha scelto l’inquadratura e le impostazioni della fotocamera, scattando le foto con l’ausilio di un treppiede.

La Mostra “Fotografare al Buio”.

La mostra “Fotografare al Buio”, allestita nel Museo Archeologico Nazionale di Verona e visitabile fino al 29 luglio. Espone fotografie che ritraggono vari aspetti della vita e della città di Verona. Gli scatti includono vedute architettoniche, ritratti e still life, alcuni dei quali con reperti archeologici del Museo.

Per rendere la mostra accessibile anche ai non vedenti, le fotografie sono accompagnate da litofanie tattili, realizzate in collaborazione con il FabLab di Mantova (Rete TauLab), che permettono di percepire le immagini attraverso il tatto. Alcuni oggetti e reperti archeologici sono stati riprodotti in 3D dall’Istituto Giorgi di Verona, partner tecnico del progetto.

Inoltre, un codice QR fornisce una descrizione audio del progetto, garantendo un’esperienza inclusiva e coinvolgente per tutti i visitatori.

Note sull'autore