Forte Santa Caterina, circa 76 mila metri quadrati al Pestrino in riva all’Adige, sarà rigenerata.
L’area di Forte Santa Caterina, che si trova al Pestrino vicino al fiume Adige e copre circa 76 mila metri quadrati, sarà rigenerata grazie a un progetto innovativo. Questo progetto valorizza il verde e l’inclusione sociale.
È iniziato il processo di co-programmazione, simile a quello utilizzato per il progetto di rigenerazione di Bocca Trezza, che ha coinvolto le associazioni del Terzo Settore.
Questo progetto è uno degli obiettivi principali del bando Pinqua e del Pnrr. Il Comune ha ottenuto il finanziamento per realizzare il Polo Social Housing, che comprende 20 unità abitative destinate a persone con diverse fragilità. Queste persone potranno essere coinvolte in varie attività orientate all’inclusività e all’integrazione.
La giunta comunale ha approvato l’atto di indirizzo per riqualificare l’intera area su proposta dell’assessore al Terzo Settore Italo Sandrini. Il progetto prevede la demolizione e la bonifica bellica, la pulizia e la sistemazione del verde, il recupero e il restauro del forte. Inoltre, verrà realizzato un polo unico per i depositi archivistici, museali e delle scenografie areniane del comune, e un centro Servizi e Housing sociale per persone con disabilità.
Il progetto è finanziato dall’Unione Europea con 15 milioni di euro, a cui si aggiungono 4 milioni di euro dal comune di Verona. La gestione delle attività nell’area sarà frutto di un processo di partecipazione pubblica. L’amministrazione vuole promuovere percorsi di confronto, ascolto e partecipazione nei progetti di interesse collettivo.
L’assessore Italo Sandrini ha spiegato che il Comune intende delineare un modello per la riqualificazione dell’area, sfruttando le sinergie territoriali e gli strumenti dell’amministrazione condivisa. Assieme agli assessori all’Ambiente Tommaso Ferraro e alle Politiche Sociali Luisa Ceni, verrà avviato un processo di co-programmazione rivolto a tutte le realtà del Terzo Settore che vorranno partecipare.
Saranno coinvolti enti pubblici, operatori economici, enti filantropici e cittadini per creare un “ecosistema” che incrementi le risorse attraverso raccolte di fondi e finanziamenti per attività di interesse generale.
Il percorso sarà completato da un successivo atto della giunta, che ne sintetizzerà i risultati e darà gli indirizzi per la gestione dell’area, in linea con i requisiti del progetto Pinqua e con i risultati del processo di co-programmazione.