La Fondazione Arena di Verona dal Papa: “Cento anni di arte e gioia, continuate così”

Papa Francesco riceve in udienza una delegazione della Fondazione Arena di Verona.

“Donare felicità con l’arte, diffondere serenità, comunicare armonia. Ne abbiamo tutti tanto bisogno”: con queste parole papa Francesco (che visiterà Verona il prossimo 18 maggio) ha ricevuto nella mattinata di oggi, giovedì 18 gennaio, nel Palazzo Apostolico in udienza una delegazione della Fondazione Arena di Verona. Presenti la sovrintendente Cecilia Gasdia, il sindaco di Verona e presidente dell’ente lirico Damiano Tommasi, il sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi e il vescovo di Verona Domenico Pompili. Oltre a 200 tra artisti, lavoratori e collaboratori di Fondazione Arena,.

L’incontro arriva in occasione delle celebrazioni per il centenario della “rinascita” dell’Arena di Verona. “Iniziata nel 1913 con la grande rappresentazione dell’Aida di Giuseppe Verdi e continuata fino ad oggi”, ha sottolineato il Santo Padre. Che ha proseguito: “Cento stagioni di attività artistica di altissimo livello, che hanno raccolto e mantenuto viva una preziosa eredità del passato. Per consegnarla ancora più ricca alle generazioni future. E questo è molto bello: è una forma intelligente, creativa e concreta di gratitudine e di carità“.

Durante l’udienza il Coro e un quintetto d’archi di Fondazione Arena, diretti dal Maestro Roberto Gabbiani, hanno eseguito l’Ave Verum Corpus, ultima composizione sacra completata da Mozart.

“Umiltà e generosità”.

“Cento anni di arte – ha poi aggiunto papa Francesco – non può produrli una persona sola, e neanche un gruppetto di eletti. Richiedono il concorso di una grande comunità, la cui opera va oltre l’esistenza stessa dei singoli e in cui chi lavora sa di costruire qualcosa non solo per sé, ma anche per chi verrà dopo. Per questo, guardandovi, vedo assieme a voi la folla ancora più grande di uomini e di donne che vi hanno preceduto e che idealmente portate qui. Una folla presente sempre, anche sul palcoscenico, ad ogni spettacolo, che ci ricorda quanto è importante, nell’arte come nella vita, essere umili e generosi. Umiltà e generosità: due virtù del vero artista di cui ci parla la vostra storia”.

“Vi incoraggio dunque a continuare quest’opera, e a farlo con amore, non tanto per il successo personale, quanto per la gioia di donare qualcosa di bello agli altri”, ha concluso il Papa.

Tommasi: “Una grande emozione”.

“L’incontro di questa mattina è stato una grande emozione per tutti i lavoratori della Fondazione Arena – spiega il sindaco Damiano Tommasi, presidente di Fondazione Arena -, specialmente visto che il Santo Padre coltiva fin da bambino la passione per l’opera. È al tempo stesso un segno di grande responsabilità che ci invita a riflettere sul messaggio della musica in Arena, la cui portata internazionale è stata sottolineata anche oggi. Il dialogo con il Santo Padre culminerà con la visita a Verona del prossimo 18 maggio, a ulteriore testimonianza del ruolo di Verona quale crocevia di popoli e culture. La visita nella città dove è cresciuto Romano Guardini, figura di riferimento sia per il nostro Vescovo che per il Papa, è un elemento che dobbiamo cogliere per coltivare ogni giorno dialogo e pace, specialmente in questo delicato momento storico”.

“L’accoglienza che Papa Francesco ha voluto riservare a Fondazione Arena e ai suoi artisti e lavoratori ci riempie di orgoglio ed entusiasmo – afferma il Sovrintendente Cecilia Gasdia -. Il nostro teatro è un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo, un unicum 365 giorni l’anno, sia d’estate per la sede che lo ospita, l’Arena, monumento e teatro all’aperto più grande al mondo, sia d’inverno per le centinaia di professionisti che rendono possibile la ricca programmazione al chiuso. I riconoscimenti che la Fondazione sta ricevendo sono un importante stimolo a fare sempre meglio per il futuro dell’Opera in Arena e al Teatro Filarmonico”.

Il vescovo: “Il belcanto eccellenza che rappresenta Verona”.

“L’idea di questo incontro è nata insieme negli scorsi mesi – sottolinea il Vescovo Domenico Pompili -, unendo la ricorrenza del centesimo Festival dell’Arena e l’esperienza personale del Santo Padre, che sin da bambino è stato educato a questa forma d’arte dai suoi genitori, andando a teatro e ascoltando le opere alla radio. Certamente il Belcanto è un’eccellenza che ben rappresenta Verona, che è pronta ad accogliere il Papa il 18 maggio e ad interpretare il suo messaggio di pace, giustizia e salvaguardia del creato”.

Note sull'autore