Dopo il Vinitaly l’avvio dei lavori per il filobus a Verona. “Solo il 27% dei cittadini conosce il progetto, prevista una campagna di informazione”.
Al via i lavori per portare il filobus in strada ad inizio 2026: gli interventi, che dureranno quasi tre anni, partiranno dopo il Vinitaly con il grande cantiere in via Città di Nimes. Nell’anno delle Olimpiadi, l’obiettivo è quello di dotare Verona di un trasporto pubblico al passo con il modello delle città europee.
“Crediamo che il filobus sia il punto di partenza per dotare il comune di Verona di una mobilità differente, sfrutteremo i mesi di cantiere per studiare tutte le soluzioni possibili per integrare la mobilità cittadina con l’opera filobus e renderla davvero efficace”, ha detto l’assessore alla mobilità Tommaso Ferrari. “Una politica che vuole cambiare il volto della propria città non deve avare paura dei cantieri, indispensabili per creare quelle infrastrutture moderne finora solamente annunciate.
Ora monitoreremo il cronoprogramma mese dopo mese e soprattutto informeremo in modo adeguato i veronesi sia sulle tempistiche dei cantieri sia sull’importanza di dotare la città di un mezzo di trasporto pubblico di massa, sul quale poi servirà rimodulare la mobilità cittadina, con provvedimenti che riguardano anche il piano della sosta, le ciclabili e nuove misure per potenziare gli spostamenti sostenibili”.
Le modifiche apportate al progetto.
Il comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile – “Cipess“- ha approvato le varianti al progetto originario del filobus, inviate nel novembre 2021. Le principali modifiche fatte riguardano l’unificazione dei sottopassi di Porta Nuova e Porta Palio, il raddoppiamento della linea su via Pisano e via Spolverini, il nuovo tracciato con l’eliminazione della prevista galleria di via San Paolo e la variante relativa all’ex Manifattura Tabacchi che prevede il passaggio del filobus su viale Piave anziché sul viale della Fiera. Approvato anche il nuovo mezzo, con una capacità di 39 posti a sedere e 104 in piedi.
Quanto ai finanziamenti, il 60% del costo dell’opera sarà a carico del Ministero, per il restante 40% provvederà il comune attraverso Amt, che sta chiudendo l’accordo con la Banca Europea per gli investimenti.
Filobus a Verona: una campagna per informare i cittadini.
Il cantiere in via Città di Nimes unirà i due sottopassi esistenti creando un’unica galleria che sarà riservata al traffico privato. In superficie viaggeranno solo i mezzi pubblici, su corsie preferenziali dedicate come accadrà per il tutto il percorso del filobus. Per la durata dei lavori, la viabilità della zona sarà modificata con la creazione di un grande anello circolatorio a senso unico tra Porta Nuova e Porta Palio.
Secondo un recente sondaggio, solo il 27% dei veronesi è al corrente del progetto filovia: per questo verrà avviata una campagna crossmediale nei tradizionali incontri pubblici ma anche su tutti gli strumenti digitali, per “spiegare ai cittadini non solo importanza e benefici dell’opera ma anche nel dettaglio le modifiche alla viabilità di cui saranno oggetto i diversi quartieri”. A breve aprirà anche un ufficio specifico con operatori di Amt3 in grado di rispondere ai quesiti dei cittadini.
Le principali modifiche legate al cantiere di via Città di Nimes.
- Porta Palio. Per chi proviene dal semaforo di Borgo Milano non sarà più possibile percorrere il sottopasso, ma si rimarrà in superficie percorrendo Via Col. Galliano e viale dal Cero
- Uscita T4 T9. Non sarà più possibile dirigersi verso Porta Palio, ma ci sarà l’obbligo di svolta a destra su via Cardinale, che sarà a senso unico di marcia a doppie corsie.
- Via Città di Nimes. Il transito su via Città di Nimes non sarà consentito alle automobili, eccezion fatta per l’accesso ai due parcheggi.
- Porta Nuova. A seguito della modifica della viabilità degli incroci verranno variati i tempi semaforici per favorire la viabilità.
- Basso Acquar. Per raggiungere Ponte San Francesco da Viale Piave si dovrà percorrere via Fedrigoni, alla fine della quale verrà realizzata una rotonda provvisoria.
- Ponte San Francesco. Per chi proviene da Lungadige Galtarossa sarà possibile attraversare via del Fante per arrivare, lungo circonvallazione Raggio di Sole, a Porta Nuova.